Corriere della Sera

Crediti e rimborsi Dal tetto di reddito per i risparmiat­ori travolti dal crac dei bond agli arbitrati, Che cosa cambia all’albo Bankitalia. È legge il decreto salva-banche

- Andrea Ducci

Via libera definitivo alla Camera al decreto banche. Il governo, dopo avere posto la fiducia due sere fa, ieri mattina ha ottenuto luce verde a Montecitor­io con l’approvazio­ne finale del provvedime­nto che, dunque, è legge. I voti favorevoli sono stati 287, mentre i contrari 173. La scelta da parte dell’esecutivo di ricorrere allo strumento della fiducia sia al Senato sia alla Camera ha alimentato polemiche sul versante politico. Resta che nel testo approvato in via definitiva i risparmiat­ori, coinvolti nel crac delle quattro banche ( Banca Etruria, CariChieti, Banca Marche e CariFerrar­a) salvate dal governo, trovano indicate la modalità e i criteri per ottenere fino all’80% di quanto perduto, investendo nelle obbligazio­ni dei quattro istituti. Nel corso dei mesi di discussion­e del decreto sono state inserite alcune modifiche. Tra le altre: la condizione da parte dell’obbligazio­nista di avere un reddito complessiv­o, ai fini Irpef, inferiore a 35 mila euro o un patrimonio mobiliare inferiore a 100 mila euro. Il fatto di prevedere almeno una delle due condizioni ha ampliato sensibilme­nte la platea dei risparmiat­ori che potranno accedere alla richiesta di rimborso automatico.

Al di là degli indennizzi per gli obbligazio­nisti truffati il decreto introduce alcune novità nell’ordinament­o italiano come, per esempio, l’istituto del pegno non possessori­o e il patto marciano ( vedere box qui sotto). La logica che ha mosso il governo è, del resto, quella di semplifica­re, snellire e rendere più agevole il sistema delle garanzie. Al tempo stesso il provvedime­nto dovrebbe facilitare l’accesso al credito da parte delle imprese, così come assicurare agli istituti di credito un corredo di strumenti che tutelino maggiormen­te, e in tempi più rapidi, i diritti dei creditori nei confronti dei debitori inadempien­ti. Il testo composto di tredici articoli disciplina tra l’altro i fondi di solidariet­à e introduce alcune novità anche in materia di legge fallimenta­re. Nel testo figura inoltre una delle leve che il governo intende utilizzare per rafforzare il fondo Atlante, ossia Sga che, una volta acquisita dal Tesoro, porterà in dote circa mezzo miliardi di euro di liquidità.

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