Crediti e rimborsi Dal tetto di reddito per i risparmiatori travolti dal crac dei bond agli arbitrati, Che cosa cambia all’albo Bankitalia. È legge il decreto salva-banche
Via libera definitivo alla Camera al decreto banche. Il governo, dopo avere posto la fiducia due sere fa, ieri mattina ha ottenuto luce verde a Montecitorio con l’approvazione finale del provvedimento che, dunque, è legge. I voti favorevoli sono stati 287, mentre i contrari 173. La scelta da parte dell’esecutivo di ricorrere allo strumento della fiducia sia al Senato sia alla Camera ha alimentato polemiche sul versante politico. Resta che nel testo approvato in via definitiva i risparmiatori, coinvolti nel crac delle quattro banche ( Banca Etruria, CariChieti, Banca Marche e CariFerrara) salvate dal governo, trovano indicate la modalità e i criteri per ottenere fino all’80% di quanto perduto, investendo nelle obbligazioni dei quattro istituti. Nel corso dei mesi di discussione del decreto sono state inserite alcune modifiche. Tra le altre: la condizione da parte dell’obbligazionista di avere un reddito complessivo, ai fini Irpef, inferiore a 35 mila euro o un patrimonio mobiliare inferiore a 100 mila euro. Il fatto di prevedere almeno una delle due condizioni ha ampliato sensibilmente la platea dei risparmiatori che potranno accedere alla richiesta di rimborso automatico.
Al di là degli indennizzi per gli obbligazionisti truffati il decreto introduce alcune novità nell’ordinamento italiano come, per esempio, l’istituto del pegno non possessorio e il patto marciano ( vedere box qui sotto). La logica che ha mosso il governo è, del resto, quella di semplificare, snellire e rendere più agevole il sistema delle garanzie. Al tempo stesso il provvedimento dovrebbe facilitare l’accesso al credito da parte delle imprese, così come assicurare agli istituti di credito un corredo di strumenti che tutelino maggiormente, e in tempi più rapidi, i diritti dei creditori nei confronti dei debitori inadempienti. Il testo composto di tredici articoli disciplina tra l’altro i fondi di solidarietà e introduce alcune novità anche in materia di legge fallimentare. Nel testo figura inoltre una delle leve che il governo intende utilizzare per rafforzare il fondo Atlante, ossia Sga che, una volta acquisita dal Tesoro, porterà in dote circa mezzo miliardi di euro di liquidità.