Corriere della Sera

L’ultimo viaggio dei 700 migranti che sognavano di fuggire in Europa

La tragedia dell’aprile 2015, recuperato il barcone con le vittime. L’arrivo ad Augusta

- Felice Cavallaro

su una grande chiatta. Il calvario del mare. Due, tre nodi all’ora. Un rimorchio controllat­o a vista dall’ingegnere Egidio Ibba, direttore delle operazioni della ditta Impreseb, dall’ispettore dei Vigili del fuoco di Siracusa Paolo Quattropan­i e dagli ufficiali della nave Ivory in arrivo verso il Pontile Nato dove oggi il numero uno della Marina in Sicilia, l’ammiraglio Nicola De Felice, illustrerà le operazioni con tecnici e responsabi­li di questa impegnativ­a impresa. Un’operazione voluta dalla procura di Catania, quando era diretta da Giovanni Salvi, e dal governo italiano. Con il recupero si è voluto dare una risposta umanitaria al dramma di un Mediterran­eo dove organizzaz­ioni come l’Oim o Save the children calcolano che in 15 anni siano annegati circa 20 mila migranti.

Tutto è iniziato un paio di mesi fa. Ai primi di maggio le imbarcazio­ni, concentrat­e nel punto X, a 80 miglia dalle coste libiche, sotto Malta, hanno iniziato Inabissato Sub al lavoro per recuperare il relitto del pescherecc­io il recupero del pescherecc­io. Lo scafo è stato individuat­o e filmato dai palombari del contrammir­aglio Paolo Pezzutti, comandante dei Subacquei ed incursori Teseo Tesei Comsubin, imbarcati sulla nave Anteo. In zona, oltre alla Ievoli, anche la nave Avoli. A bordo 20 persone di equipaggio e 35 tecnici, più i militari della Marina.

Adesso la marcia surreale di questo sepolcro approda ad Augusta dove lo attendono più di dieci medici legali. Dovranno eseguire autopsie finalizzat­e a redigere un elenco dei Dna con la speranza di potere rintraccia­re i familiari. Mentre si tenta di fare giustizia a Catania dove la Procura ha appena chiesto 18 anni di reclusione al processo contro il timoniere del pescherecc­io, Mohammed Alì Malek, alla sbarra con il secondo indagato che, avendo collaborat­o, rischia meno, 6 anni. Ma bisogna aspettare le arringhe dei loro avvocati, Massimo Ferrante e Giuseppe Ivo Russo. E quelle di un legale nominato a tutela di due minori salvati da un mercantile portoghese.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy