Corriere della Sera

In arrivo 330 mila lettere da Equitalia per pagare a rate i debiti con il Fisco

«Cartella amica»: è il modulo per scegliere in quanti versamenti saldare il dovuto

- Francesco Di Frischia

Si chiama «cartella amica»: è il modulo con cui – in modo semplice e in italiano non burocrates­e – è possibile scegliere come pagare e in quante rate il proprio debito con il Fisco. Quindi, se vi dovesse arrivare a casa una delle 330 mila lettere spedite da Equitalia in questi giorni, di cui poco meno di 90 mila nelle aree metropolit­ane di Roma, Milano e Napoli, non fatevi prendere dal panico: il documento vale esclusivam­ente per i debiti compresi tra 600 e 50 mila euro ed è destinato ai contribuen­ti che non hanno mai attivato un piano di rateizzazi­one con Equitalia.

Il modello è stato sottoposto a un test a febbraio a Varese, Firenze e Lecce: il risultato è stato giudicato dai tecnici molto positivo. Per questo l’esperiment­o è stato ora esteso a tutta Italia, Sicilia esclusa. Il progetto, voluto dall’ad, Ernesto Maria Ruffini, rientra nel più ampio piano di semplifica­zione per cambiare volto e «regole di ingaggio» ai servizi della società partecipat­a da Agenzia delle entrate e Inps. Quando arriva una busta col logo Equitalia, inutile negarlo, non scattano mai sorrisi. Anzi: «A volte l’impatto può essere profondame­nte negativo e la non conoscenza di alcuni strumenti

che vengono incontro al contribuen­te può provocare angoscia e confusione – spiega Ruffini –. Per questo abbiamo voluto inserire nella cartella uno strumento chiaro, in cui sono indicate le varie possibilit­à per poter pagare a rate il proprio debito » . In questo modo, barrando delle caselle per determinar­e numero delle rate e consistenz­a dell’importo, «si stabilisce un piano che poi deve essere rispettato – aggiunge Ruffini –. Così vogliamo fare il possibile per ridurre al minimo la burocrazia e rendere semplice poter pagare e dialogare con una società che rappresent­a l’ultima occasione per mettersi in regola». In base al piano che sceglie il contribuen­te, ci sono poi da calcolare gli interessi che vanno all’ente creditore (ad esempio Comune, Regione, Agenzia delle entrate, Camere di commercio e Inps). Per alleggerir­e la burocrazia, le richieste di rateizzazi­one possono essere consegnate allo sportello di Equitalia, oppure inviate per mail con la posta certificat­a (Pec) o per posta con una raccomanda­ta. Nel 2015 Equitalia ha riscosso 8,2 miliardi (+11,2% sul 2014), di cui il 50% con piani di rateizzazi­one.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy