Maxi fusione tra i pullman low cost in Europa
A FlixBus, gigante della lunga percorrenza, le tratte di megabus.com. La rete in 20 Paesi
Tre giovani startupper tedeschi «battono» un colosso della mobilità quotato a Londra. Jochen Engert, Daniel Krauss e André Schwämmlein: i loro nomi. In poco più di tre anni hanno messo su FlixBus, una rete da 100mila collegamenti al giorno verso 900 destinazioni in 20 Paesi, tra cui la domestica Germania, l’Italia, la Francia, l’Austria e i Paesi Bassi.
Ieri questi tre ragazzi, con varie esperienze nella consulenza, hanno compiuto un ulteriore passo in avanti: hanno comprato l’intera rete europea di viaggi (in pullman) del principale concorrente, Megabus.com. Gruppo scozzese, molto forte in Gran Bretagna dove invece continuerà ad operare. Megabus è controllato dalla società quotata Stagecoach, che sposta i viaggiatori anche in treno e tram.
Dalla sede italiana di Flixbus, 60 dipendenti, dicono si tratti di un’operazione dettata dalle sinergie tra i primi due operatori del segmento autobus in Europa. Un processo di consolidamento su un mercato che sta esplodendo oltre la Gran Bretagna, dove era già fecondo da un po’, e Spagna, Paese storicamente interessante per la mobilità su gomma. Il modello di business tra i due però è estremamente differente. Megabus opera con autobus di proprietà. FlixBus appalta tutto esternamente, appoggiandosi a circa 250 partner di autotrasporto in tutta Europa. Una serie di aziende, proprietarie di autobus di linea, che lavorano per un unico committente a valle della filiera. Anche il personale è esternalizzato. Gli autisti sono assunti dalle ditte della sub-fornitura. Opportunamente formati. Con soste piuttosto lunghe durante i tragitti ed un efficace turn-over per non affaticarsi alla guida. Ecco perché è possibile fare Milano-Roma ad un euro. Milano-Parigi, Milano-Berlino anche a dieci. Prenotando con un’applicazione dedicata in pochi secondi.
Il tasso di riempimento di questi viaggi low-cost dipende molto dalla tratta e dall’orario. Ma il fenomeno sta cominciando ad assumere una dimensione socialmente interessante. Distante però dai volumi del traffico aereo a basso costo, che si giova di tempi più brevi. Ma intercetta comunque una clientela di studenti e operai che così riescono a spostarsi senza spendere troppo.