Corriere della Sera

«Abbracciai mamma in tribuna»

- Mario Balotelli

stata la serata più bella della mia vita calcistica, una sensazione che non scorderò mai. Ho sentito tutta l’Italia vicina, tutti gli italiani vicini.

Il momento più emozionant­e della gara è stato quando sono andato ad abbracciar­e mia mamma che era venuta a Varsavia in tribuna a vedermi. Ero corso a dirle che i gol erano per lei.

Mi ricordo che ringraziai per gli assist Montolivo e Cassano che avevano giocato una partita fantastica. Partivamo da sfavoriti, eppure chiudemmo il conto già nel primo tempo.

Spesso ho postato sui social l’immagine di me stesso esultare dopo il secondo gol. So che quella posa è stata imitata da tanti bambini e un po’ mi rende orgoglioso.

A distanza di tempo rivedo spesso le immagini di quei gol di quattro anni fa e ancora mi emoziono. Eravamo un bel gruppo come quello che c’è quest’anno in Francia. Peccato aver poi perso in finale ma quella Spagna era davvero una squadra di fenomeni. All’epoca dissi che se mio papà mi avesse raggiunto per la finale gli avrei dedicato quattro gol... Purtroppo non andò così.

Spero che l’Italia possa vincere anche questa volta, il gruppo se lo merita. Non nego che mi sarebbe piaciuto essere là in ritiro con i ragazzi e con Conte, un allenatore che stimo molto. Amo la maglia azzurra e non l’ho mai nascosto: dà sensazioni che nessuna casacca di club procura. Lavoro per tornare a indossarla un giorno: vincere un trofeo con l’Italia è il sogno di ogni giocatore. E anche il mio. Però devo dire che da casa e quindi come tifoso i ragazzi mi stanno emozionand­o. Tifo per loro, so che contro la Germania sarà tutt’altro che semplice. Mi aspetto una battaglia, ma sono fiducioso. Ieri ho portato la mia bambina a Gardaland, ma sabato con i miei amici sarò davanti alla tv a urlare «forza Italia».

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