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La F1 torna in pista a Zeltweg, in Austria, «terra» della Red Bull ma anche Paese natale di Toto Wolff, team principal Mercedes. Si riprende dopo l’ennesima vittoria delle Frecce d’argento e dopo l’esperienza di Baku.
Cominciamo dalla corsa in Azerbaigian: è il caso che la F1 esplori sempre più i nuovi mondi?
«Puntare su nuove località è rigenerante per la F1. Baku è una bella città e il tracciato è spettacolare. Sono favorevole a tornare».
Si è polemizzato sull’arrivo di Heineken come sponsor della F1: il messaggio, senza un monito sui rischi dell’alcol, potrebbe essere negativo.
«Heineken è un marchio globale. E un marchio globale che si unisce alla F1 fa il bene suo e soprattutto il bene nostro».
Nico Rosberg si è rimesso a vincere. Qualcuno pensava che fosse tornato fragile.
«Nico non è fragile e l’ha dimostrato con un fine settimana strepitoso. Non dobbiamo dare giudizi affrettati: a Montecarlo e a Montreal ha bucato la gara, ma prima aveva vinto sette Gp consecutivi; uno che vince sette volte di fila, sa guidare. Le flessioni non autorizzano conclusioni definitive».
A Barcellona c’è stato un duro faccia a faccia tra lui ed Hamilton, dopo lo scontro in pista. Il litigio è ricomposto?
«All’inizio ciascuno era sulle sue posizioni, poi entrambi hanno accettato di condividere le critiche: è solo così che ne siamo usciti».
Che cosa chiederete ai due piloti, nel futuro?
«Che si diano sempre battaglia: questo per noi è decisivo».
È la stessa idea di Ron Dennis alla McLaren.
«Condivido: due primedonne rendono la monoposto più veloce».
Chi vincerà il Mondiale tra Nico e Lewis?
«Non mi va di parlare di queste
«No, è solo diretto. O è bianco o è nero, per lui: è il suo schema di vita. Problemi con lui? Mai: siamo due gemelli».
Si dice: bisogna che la Mercedes lasci vincere un po’ anche gli altri.
«Mai e poi mai. Quando lo permetti, è l’inizio della fine».
Non erano forse arroganti la Ferrari di Schumacher o la Red Bull di Vettel?
«No, non lo erano. Ma non cado nella trappola di pensare che sia facile: se non insisti con gli sviluppi e con il costante miglioramento della mentalità, finisce
«Le regole sono quelle che sono: le abbiamo adottate, non è più il caso di lamentarsi. Renderanno più difficili i sorpassi, ma le auto saranno molto più belle».
Voi siete stati i più bravi a decifrare la filosofia dell’ibrido. Sarete i primi anche nel
La Rossa in velocità pura è cresciuta più di noi Marchionne mette pressione? Sa cosa fare
«Ma la Ferrari è vicina! Ed è stata anche sfortunata. Guardate dov’era nel 2014: il suo balzo in avanti è stato enorme e in termini di velocità pura è cresciuta più di noi».
Ha mai considerato Vettel per la Mercedes?
«Chiunque lo vorrebbe, ma abbiamo Lewis e Nico, non avrebbe senso pensare a lui».
La sfida di Maranello
Sergio Marchionne sta mettendo troppa pressione alla Ferrari?
«Marchionne ha provato di saper fare le cose giuste. La