Piano Mps, accelera la cessione di 10 miliardi di sofferenze
Viola: a breve una soluzione strutturale e definitiva. Prima risposta alla lettera della vigilanza Bce
«Stiamo lavorando intensamente con le autorità per individuare in tempi brevi una soluzione strutturale e definitiva degli Npl», cioè i crediti in sofferenza: con una nota diffusa ieri sera dopo il consiglio di amministrazione il ceo Fabrizio Viola rivela che Mps si prepara alla mossa decisiva, la cessione di buona parte degli npl. Una mossa innescata da una richiesta di Bce — i cui ispettori sono da maggio a Siena — di tagliare 10 miliardi di deteriorati, a cui ieri Mps ha dato una prima risposta.
Sarà una pulizia radicale che dovrebbe aiutare la banca sia nell’attività industriale sia nelle quotazioni, ieri ai nuovi minimi storici a 0,26 euro, pari a 777 milioni di valore. «Le decisioni che dovremo prendere saranno molto importanti per tutto il sistema bancario italiano», ha commentato all’uscita dal board Alessandro Falciai, socio all’1,8%.
Candidato naturale a rilevare gli Npl dovrebbe essere un nuovo fondo — «Atlante 2» o «Giasone» — che utilizzerebbe 1,2 miliardi in pancia ad Atlante e circa 500 milioni di Sga (la bad bank del Banco di Napoli). In più ci sarebbe il sostegno della Cdp (con capitale e/o prestiti) e l’investimento di alcune casse previdenziali e fondazioni. L’impegno potrebbe essere attorno a 3-4 miliardi per rilevare buona parte dei 27,7 miliardi di sofferenze lorde da Siena a un valore inferiore al 37% cui Mps li ha oggi in carico. Mps coprirebbe la carenza patrimoniale che si determinerebbe — circa 3 miliardi, forse meno grazie all’effetto fiscale — con un aumento di capitale al quale potrebbero intervenire i soci, Tesoro compreso (ha il 4%) ma anche una banca: i fari Rocca Salimbeni, sede del Monte dei Paschi a Siena sono puntati su Ubi, che pure mercoledì ha ribadito di non avere dossier aperti, mentre ieri si è sfilata di nuovo Intesa Sanpaolo. Per Viola «anche nel secondo trimestre l’andamento della gestione caratteristica e l’evoluzione patrimoniale/finanziaria della banca risultano positivi». Mps lavora «per superare anche questo momento e ancora una volta saper attestare la nostra credibilità e ricambiare la fiducia» di 5 milioni di clienti.