Enav, parte il collocamento Il valore? Fino a 1,9 miliardi
Via libera della Consob al prospetto. Si punta al 46% del capitale sul mercato
Via libera alla quotazione dell’Enav le cui azioni dovrebbero essere trattate da lunedì 25 a Piazza Affari che terrà così a battesimo la nuova matricola, il primo service provider al mondo in Borsa. Ieri la Consob ha infatti acceso il semaforo verde con l’ok al prospetto che sarà pubblicato oggi. La società del controllo dei voli che sorveglia 1,6 milioni di aerei in 42 scali farà partire il roadshow, e quindi la privatizzazione, a Milano lunedì 11 per poi proseguire a Londra e negli Usa per raccogliere le prenotazioni degli istituzionali.
Il ministero dell’Economia, socio al 100%, e il gruppo guidato da Roberta Neri, affiancati dai coordinatori globali Mediobanca, Credit Suisse e Barclays, hanno così scelto di mandare un messaggio di fiducia e proseguire l’offerta pubblica di vendita, malgrado la volatilità dei listini che non dovrebbe condizionare l’operazione. Anzi, in base alla forchetta di prezzo comunicata dal ministero guidato da Pier Carlo Padoan, la valutazione batte le stime elaborate. Mercati permettendo.
Le azioni Enav saranno infatti offerte a un prezzo fra i 2,90 e i 3,50 euro per azione, per una valorizzazione complessiva della società compresa fra 1,571 miliardi (minimo non vincolante) e un massimo di 1,896 miliardi. Il che significa un incasso per il Mef che va da 731 a 880 milioni, oltre le attese del mercato. Utili al governo, impegnato nella riduzione del debito, e alla società che potrà ora rivolgersi al mercato per reperire risorse. In offerta andrà il 42,5% del capitale (fino al 46,6% in caso di esercizio della greenshoe, per un totale di 252,6 milioni di azioni). Il 10% sarà rivolto al retail, inclusi i 4.235 dipendenti, con un lotto minimo di mille azioni. Per i risparmiatori è prevista un’azione gratuita ogni 20 se terranno i titoli più di un anno, facendo così salire l’offerta al 49% del capitale di Enav.
«È la prima volta che un’azienda del settore si apre al mercato — ha detto il capo della segreteria tecnica del Mef, Fabrizio Pagani», che ha aggiunto di avere già ricevuto l’interesse, «anche in uno scenario post-Brexit», da fondi italiani ed esteri attratti dai flussi costanti dell’Enav che ha un business basato su tariffe previste.