A teatro una tragedia familiare nel segno del disagio
In piedi, con una sfera da pallacanestro tra le mani, un aitante ragazzo ci parla di sé. Sul suo capo c’è un cuore rosso. Il cuore rosso e nient’altro sarà l’invariabile scena di David è morto di Babilonia Teatri in scena al Sannazzaro per Napoli Teatro Festival.
Il nostro ragazzo ci parla delle due fissazioni che lo hanno accompagnato in vita: e dico in vita perché il David che è morto è proprio lui. David da ragazzino era un tipo un po’ maniacale. Aveva in testa i numeri e i gatti. Voleva sempre fare ordine e quando gli moriva un gatto se ne prendeva un altro e se quest’altro moriva un altro ancora. Ma David non andava d’accordo con il padre. Lui non era un involucro vuoto, era un involucro da riempire — e involucro o non involucro ciò che contava era quel riempire. Alla fine non ne poté più. Il padre odiava il rosso? Lui tutto rosso si fece, si tagliò ben bene le vene e di rosso si vestì.
Questo semplice e agghiacciante racconto ci viene fatto nel tipico stile di scrittura di Valeria Raimondi e Enrico Castellani, ossia scandendo i brevi periodi e sulla base di anafore. Accade lo stesso nella scena successiva. S’inoltra sulla scena, a bordo di un’automobilina, una ragazzina, la sorella di David (la bravissima Chiara Bersani, una ragazza disabile). Anche lei ci racconta il suo suicidio. C’è un momento davvero contundente: quando Chiara si lascia scivolare fuori dal suo veicolo e si trascina a terra continuando a parlare, a raccontare.
Nella terza scena si inscrivono nel rosso cuore i due genitori. Anche loro, strano a dirsi, ma forse no, si sono suicidati. Tragedia si somma a tragedia e non si sa se ridere (con smorfia) o se piangere. E quasi davvero si ride quando nella quinta scena, occupata, a sipario chiuso, senza che quel maledetto cuore penda sulla testa di nessuno — da un tizio che privo di ispirazione, (è o sarebbe un cantante folk, anche lui alla fine suicida) ispirazione troverà, dopo averla cercata nelle più alte sfere dello spirito (non già nell’altra, più modesta sfera), nella vicenda cui abbiamo appena assistito — che è questa: là dove non ci sono che praticità e benevolenza (la religione dei genitori di David) non vi saranno che sangue e morte.