«Dédé la gagne» voglia di vincere e incoerenza Così Deschamps ha convinto tutti
I francesi lo chiamano «Dédé la gagne» per la voglia e soprattutto la capacità di vincere (gagner). Da giocatore il ruvido basco Didier Deschamps non è mai stato il più talentuoso, però ha vinto una coppa del Mondo, gli Europei, due Champions League, una manciata di campionati e di coppe nazionali in tutta Europa. Pochi al mondo hanno una bacheca come la sua. «Non sono mai stato un calciatore spettacolare, ho dovuto compensare con altre cose — dice —. Se non avevo problemi particolari, mettevo il mio tempo a disposizione degli altri». E infatti Zidane ha vinto da solo il Pallone d’oro, ma ha avuto bisogno di Deschamps per diventare campione del mondo. Per questo «Dédé la gagne» sembra nato per guidare la Nazionale francese. Da allenatore, Deschamps riporta la Juventus in serie A, è protagonista degli ultimi successi dell’Olympique Marsiglia, salva i Bleus a due passi dalla catastrofe nelle qualificazioni mondiali rimontando uno 0-2 e battendo l’Ucraina 3-0 allo Stade de France, portato in trionfo dai suoi giocatori. E prima della sfida di domenica, quando tutta la Francia gli chiederà di battere il Portogallo e vincere gli Europei, ha già compiuto un’impresa altrettanto importante: sconfiggere la Germania bestia nera, rompere una tradizione di decenni di sconfitte, vendicare la semifinale che più brucia nel ricordo di ogni francese, quella persa nel 1982 in Spagna contro la Germania Ovest. C’è voluto Deschamps per riuscirci. Grazie al pragmatismo, alla capacità di fare gruppo, e di cambiare idea. La coerenza è niente di fronte alla rabbia di vincere. Deschamps non amava Payet, geniale ma poco determinato, ma quando il giocatore ha cominciato a lavorare sul serio si è ricreduto e lo ha convocato. «Dédé la gagne» è stato a lungo anche il più convinto sostenitore di Benzema: quando non faceva gol, e anche quando li faceva ma restava invischiato nello scandalo del video a luci rosse del compagno Valbuena. Ma quando ha capito che il gruppo sarebbe andato avanti meglio senza, ha mollato Benzema, a costo di farsi dare del razzista. Benzema chi? Deschamps ha costruito l’attacco su Griezmann e i due gol del capocannoniere portano la Francia in finale. «Dédé la gagne» ha avuto ragione, ancora una volta.