La Francia vendica l’Italia In finale con il Portogallo
Batte la Germania e va in finale contro il Portogallo Decisivo l’intervento da rigore di Schweinsteiger
Sarà più grande il sogno della Francia — vincere da organizzatrice come ha fatto nell’Europeo 1984 (Platini) e nel Mondiale 1998 (Zidane) — o quello di Cristiano Ronaldo che, dopo aver conquistato tutto con il Real Madrid, vorrebbe legare il suo nome a un trionfo con il Portogallo? La risposta arriverà domenica e sarà un’altra volta Griezmann contro CR7, come nella finale di Champions League tra Atletico e Real, ma questa volta parte favorito il francese, che con 6 gol è la vera stella di questo Europeo.
I Bleus volano in finale battendo la Germania, la loro bestia nera, proprio come l’Italia lo era per i tedeschi. Non vincevano un confronto diretto di Mondiale o Europeo dal 1958, ma ieri si sono presi la rivincita più attesa. È stata anche la vittoria di Deschamps, che ha confermato il 4-2-3-1 che aveva battuto l’Islanda, lasciando in panchina Rami e Kanté. L’intervallo dell’ottavo di finale contro l’Irlanda — quando i transalpini erano sotto 0-1 e stavano giocando in modo orribile — ha cambiato per sempre il destino della squadra. Da lì il c.t. è passato al nuovo modulo, che in due partite e mezza ha fatturato 9 gol (2 contro l’Irlanda, 5 contro l’Islanda e 2 contro la Germania). Deschamps si è trovato questo tesoro tra le mani in maniera quasi involontaria, ma, come diceva Napoleone, è meglio un generale fortunato che un generale bravo. Löw ha abbandonato la difesa a tre, che aveva schierato per paura dell’Italia, ma anche in questo caso ha scelto una variazione sul tema. Howedes e Can al posto di Hummels (squalificato) e Khedira (infortunato), Müller avanzato centravanti al posto di Gomez, k.o. definitivamente. La sorpresa doveva essere Schweinsteiger filtro davanti alla difesa, in un 4-1-4-1 per limitare le incursioni centrali di Griezmann. Un eccesso di tattica che non ha pagato, visto che il Piccolo Diavolo ha dominato la gara, con la prima grande occasione da gol, al 6’: ci è voluto un mezzo miracolo di Neuer per fermare l’attaccante.
Il primo tempo è stato equilibrato e di tutt’altra qualità rispetto alla semifinale di Lione tra Portogallo e Galles, giocato ad alti ritmi e con l’intenzione di colpire l’avversario nei suoi