Il dettaglio ribelle che non si vede (anche nelle calze da uomo)
Giuseppe Gallo e la sua idea del «nuovo classico»: il colore c’è, ma resta segreto. La lezione dei sarti inglesi
n un 2016 così bizzarro per il menswear e non solo, nel quale una casa storica della sartoria come Brioni usa i Metallica come testimonial dopo aver ingaggiato come direttore creativo un buyer famoso per i selfie che si presenta in passerella per l’uscita del dopo-sfilata in canotta e bicipiti guizzanti coperti di tatuaggi, è lecito sostenere che non esiste più il classico di una volta. Nessuno al mondo è meno metallaro di Giuseppe Colombo, ad di Gallo, azienda storica di Desenzano del Garda che da quasi un secolo produce calze di altissima qualità e altrettanto alto quoziente di bizzarria. Eppure proprio Colombo, che per molti anni, prima di dedicarsi all’azienda, ha lavorato nella finanza, è il profilo del cliente maschile che, vestendosi di grigio o blu con cravatta per cinque giorni alla settimana, fatica a immaginarsi con i calzini Gallo dai colori sgargianti o le pin-up anni Quaranta dipinte sulle caviglie. E proprio Colombo non poteva non domandarsi cosa sia il nuovo classico, come sia possibile prendere un notaio o un avvocato o un banchiere d’affari o un manager d’azienda tradizionalista e fare sì che costui si distacchi dalla classicissima calza blu notte o nera o grigio antracite, a costa inglese, dal tessuto ricco, dalle cuciture all’altezza della qualità di Composizione La nuova collezione «Upper classic» di Gallo: la greca colorata decora solo la parte alta della calza, mentre il resto è a tinta unica chi si veste dal sarto o presso una casa di pret-a-porter che chiede varie migliaia di euro per un abito.
La risposta di Colombo, da poco presentata al pubblico, è Upper Classic, la linea Gallo che contraddice la fissazione aziendale per il colore e conferma quella per l’estro: perché la calza, dalla punta del piede alla tibia è di colore uniforme e classicamente classico. Ma sotto il ginocchio ecco l’elemento che porta alla riflessione sul New Classic che dalle sfilate a Pitti rappresenta un tema fondamentale visto che lo sportswear, dall’altra parte, guadagna sempre più terreno mediatico e commerciale. La soluzione di «Upper Classic» è una greca: rosso pompeiano,bluette, giallo ocra, dodici strisce sottili che paiono ricamate e cambiano la calza senza lasciar intravedere nulla.
Ma a che serve un colore che nessuno vede? La sartoria tradizionale inglese da due secoli almeno permette ai gentlemen di scegliere fodere colorate per abiti grigio fumo di Londra e Rosso, bluette, ocra: strisce che cambiano la calza senza lasciar intravedere nulla
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Prada Bustier in denim bianco sulla giacca in panno doppio midnight blue, perché l’abito «da ufficio» è stato codificato in Inghilterra che è la patria dei più grandi uomini estrosi, da Brummel a Wilde. Allo stesso modo, l’uomo Upper Classic di Gallo indossa una calza che nasconde il colore, si distacca dalla monotonia. Alla radice del New Punk di Alessandro Michele di Gucci c’è la convinzione che l’anarchia – o quantomeno la voglia di infrangere le regole – sia soprattutto un fatto interiore. Cominciare dalle calze che personalizzano la ribellione, anche per gli uomini in grisaglia, rappresenta un buon inizio.