La mezza maratona si veste d’azzurro in appena 22 minuti
Quattro podi: argento della Inglese e della squadra femminile, bronzo di Meucci e della selezione maschile
Il primo record italiano (e forse mondiale) della giornata arriva prima di mezzogiorno grazie ai ragazzi e alle ragazze della strada, che raccolgono 4 medaglie in 22 minuti tra i canali di una Amsterdam trasformata d’improvviso in una sauna a cielo aperto.
La prima volta della mezzamaratona all’Europeo (la maratona un mese prima di Rio non l’avrebbe corsa nessuno) è una pesca miracolosa, sperata ma comunque benedetta, perché tra il dire e il fare (risultati) c’erano di mezzo 21 km e 97 metri lungo i quali tutto poteva accadere. Invece sul traguardo all’ombra della solenne facciata del Rijskmuseum l’azzurro spuntava dappertutto. Argento individuale (Inglese) e a squadre per le donne, bronzo individuale (Meucci) e a squadre per gli uomini.
Sara Moreira, portoghese, era la migliore in 1.10’19”, ma alle sue spalle ecco Veronica Inglese, 25 anni, sesta mercoledì nei 10 mila, seconda ieri nella mezzamaratona in 1.10’35”. Veronica è una piccola donna graziosa, ha la leggerezza di una ballerina, nervi d’acciaio e una storia ancora tutta da scrivere. Venticinque anni, da Barletta (come Pietro Mennea), una coccinella e una scimmietta agganciate allo zainetto, per agguantare l’argento si è migliorata di 22 secondi.
Sorrideva beata a impresa compiuta, stringendo il bouquet destinato alle conquistatrici di medaglie, ma non aveva alcuna voglia di pensare al futuro, forse perché nonostante gli anni siano ancora pochi, ha già dovuto correre oltre infortuni e interventi chirurgici perdendo almeno una stagione intera. Nel suo domani c’è però la maratona, assicura Massimo Magnani, d.t. e allenatore di Veronica (e di Meucci). «Ora però non ci penso, davvero non saprei» diceva lei prima di scappare via.
Il talento appena sbocciato di Veronica e, di seguito, la conferma di Daniele Meucci, 30enne pisano che due anni fa vinse l’oro a Zurigo nella maratona. Tagliato per la distanza classica, ieri ha battagliato con i migliori perdendo poi il contatto con lo svizzero d’Eritrea Abraham Tadisse (squalificato in passato per aver falsificato la data di nascita) e il turco del Kenia Ozbilen. Abraham vinceva in 1.02’03” nonostante il tentativo di un addetto di mandarlo fuori strada, davanti a Ozbilen e a Meucci (1.02’38”) che chiudeva aumentando il passo. Eccesso di prudenza? Forse, del resto Rio è dietro l’angolo. Ma non è proprio il caso di avere rimpianti. Non ieri almeno.