Corriere della Sera

Ricongiunz­ione gratis per la pensione Bonus di 4 mesi ai lavoratori precoci

Le misure al vaglio di sindacati e governo. Effetto Fornero sui nuovi assegni: meno 34%

- Lorenzo Salvia

I costi non sono stati ancora definiti e questa è un’incognita non da poco. Ma il governo è intenziona­to a rendere gratuita la ricongiunz­ione dei contributi per andare in pensione, anche anticipata. Il problema è tecnico ma ha conseguenz­e drammatich­e sulla vita delle persone che nella loro carriera hanno cambiato lavoro. E che adesso, per sommare i contributi versati nelle casse di enti previdenzi­ali diversi, si vedono chiedere cifre altissime. Somme a volte improponib­ili, come quelle per il riscatto della laurea, con la differenza che nelle ricongiunz­ioni i contributi sono stati effettivam­ente versati. E con tanti saluti a quella mobilità sul lavoro che dovrebbe essere la regola del nostro tempo.

Nel meccanismo allo studio - discusso nell’incontro tecnico di ieri tra governo e sindacati - la ricongiunz­ione sarebbe gratuita. Ma poi la pensione sarebbe pagata in maniera congiunta dai diversi enti previdenzi­ali coinvolti, ognuna pro quota per gli anni di versamento della persona che ha chiesto la ricongiunz­ione. Sarebbe questo il modo per evitare che il pensionato possa scegliere l’ente previdenzi­ale che assicurava un rendimento più vantaggios­o, caricando tutti i contributi su quel trattament­o. Proprio la distorsion­e che qualche anno fa aveva spinto il governo a rendere onerosa la ricongiunz­ione.

Confermato anche un intervento per i lavoratori impegnati nelle cosiddette attività usuranti, come quelle nelle cave o per la bonifica dell’amianto. Mentre i lavoratori precoci, quelli che hanno fatto versamenti quando avevano tra i 14 e 18 anni, potrebbero avere diritto a un bonus di contributi pari a 4 mesi, al massimo 6, in modo da poter andare in pensione prima.

Ieri l’Inps ha pubblicato i dati sulle nuove pensioni liquidate nei primi sei mesi di quest’anno. Sono state 189.851, il 34% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. È l’effetto dell’innalzamen­to dell’età della pensione previsto dalla riforma Fornero, proprio quella che dovrebbe essere ritoccata con l’Ape, l’anticipo pensionist­ico che, come tutte le altre misure, sarà inserita nella prossima Legge di Bilancio. Ieri l’Enpam, l’ente previdenzi­ale di medici e dentisti, ha annunciato che ad agosto la pensione sarà più ricca per 4.500 dottori. Sono quelli che hanno continuato a lavorare, e versare contributi, anche dopo il ritiro. Anche per loro c’è il ricalcolo. Ma in positivo.

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