Ricongiunzione gratis per la pensione Bonus di 4 mesi ai lavoratori precoci
Le misure al vaglio di sindacati e governo. Effetto Fornero sui nuovi assegni: meno 34%
I costi non sono stati ancora definiti e questa è un’incognita non da poco. Ma il governo è intenzionato a rendere gratuita la ricongiunzione dei contributi per andare in pensione, anche anticipata. Il problema è tecnico ma ha conseguenze drammatiche sulla vita delle persone che nella loro carriera hanno cambiato lavoro. E che adesso, per sommare i contributi versati nelle casse di enti previdenziali diversi, si vedono chiedere cifre altissime. Somme a volte improponibili, come quelle per il riscatto della laurea, con la differenza che nelle ricongiunzioni i contributi sono stati effettivamente versati. E con tanti saluti a quella mobilità sul lavoro che dovrebbe essere la regola del nostro tempo.
Nel meccanismo allo studio - discusso nell’incontro tecnico di ieri tra governo e sindacati - la ricongiunzione sarebbe gratuita. Ma poi la pensione sarebbe pagata in maniera congiunta dai diversi enti previdenziali coinvolti, ognuna pro quota per gli anni di versamento della persona che ha chiesto la ricongiunzione. Sarebbe questo il modo per evitare che il pensionato possa scegliere l’ente previdenziale che assicurava un rendimento più vantaggioso, caricando tutti i contributi su quel trattamento. Proprio la distorsione che qualche anno fa aveva spinto il governo a rendere onerosa la ricongiunzione.
Confermato anche un intervento per i lavoratori impegnati nelle cosiddette attività usuranti, come quelle nelle cave o per la bonifica dell’amianto. Mentre i lavoratori precoci, quelli che hanno fatto versamenti quando avevano tra i 14 e 18 anni, potrebbero avere diritto a un bonus di contributi pari a 4 mesi, al massimo 6, in modo da poter andare in pensione prima.
Ieri l’Inps ha pubblicato i dati sulle nuove pensioni liquidate nei primi sei mesi di quest’anno. Sono state 189.851, il 34% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. È l’effetto dell’innalzamento dell’età della pensione previsto dalla riforma Fornero, proprio quella che dovrebbe essere ritoccata con l’Ape, l’anticipo pensionistico che, come tutte le altre misure, sarà inserita nella prossima Legge di Bilancio. Ieri l’Enpam, l’ente previdenziale di medici e dentisti, ha annunciato che ad agosto la pensione sarà più ricca per 4.500 dottori. Sono quelli che hanno continuato a lavorare, e versare contributi, anche dopo il ritiro. Anche per loro c’è il ricalcolo. Ma in positivo.