Corriere della Sera

Enav piace agli investitor­i: offerta chiusa a 3,3 euro, il gruppo vale 1,78 miliardi

- Daniela Polizzi

Enav si prepara a sbarcare sul mercato Mta di Piazza Affari martedì 26 luglio con una capitalizz­azione di 1,78 miliardi. Sarà questa la taglia della società italiana per il controllo dei voli in base al prezzo d’offerta a istituzion­ali, retail e dipendenti di 3,30 euro per azione, emerso ieri dopo la chiusura dei libri e che si colloca nella fascia alta della forchetta di 2,9 e 3,5 euro. In pratica, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, azionista al 100% del gruppo guidato dall’amministra­tore delegato Roberta Neri, si prepara a incassare 759 milioni che potranno salire fino a 833,6 milioni in caso di integrale esercizio della greenshoe riconosciu­ta alle banche (Barclays, Credit Suisse e Mediobanca coordinato­ri globali, joint bookrunner sempre Barclays con Banca Imi, Jp Morgan e Unicredit) che verrà utilizzata per intero. L’offerta globale ha riguardato un quantitati­vo massimo di 230 milioni di azioni ordinarie, corrispond­ente al 42,5% del capitale sociale della società (46,6% in caso di integrale esercizio della greenshoe). Il che significa che la domanda è stata superiore a 8 volte il quantitati­vo massimo offerto (per Poste era stata superiore di 3,3 volte ma su una quantità molto più ampia) come ha spiegato il ministro Pier Carlo Padoan: «L’operazione si è chiusa con successo, nonostante la fase di turbolenza che attraversa­no i mercati nel dopo Brexit». Hanno aderito risparmiat­ori, dipendenti e grandi investitor­i italiani e stranieri. Il 91,9% dell’offerta (inclusa la greenshoe) è andato ai grandi fondi di lungo termine, attratti dalla politica di dividendi e dal profilo di cassa prevedibil­e. Sono previste cedole per 95 milioni nel 2017 e dell’80% della cassa generata per gli anni seguenti, tolti gli investimen­ti, con un rapporto prezzo-dividendo del 5,3%. Un bel risultato per la seconda privatizza­zione dell’anno dopo Grandi Stazioni, ma l’unica attraverso un Ipo. E una sfida sui mercati di questi giorni, che hanno visto ieri il Ftse Mib ancora sotto i 17mila punti. Il 10% è andato al retail (inclusi i dipendenti) cui è riservata una bonus share.

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