«Chi punta alla leadership si misuri con i rivali»
Piattaforma, contenuti, e poi la guida. «Il centrodestra deve ripartire dalle idee, non dalla leadership». Mario Mauro, ex ministro della Difesa, attuale presidente dei Popolari per l’Italia, non ha dubbi sul futuro dei moderati italiani.
Senatore Mauro, nemmeno Stefano Parisi è l’uomo giusto per ricomporre la diaspora del centrodestra?
«Guardi il tema del centrodestra va rimandato a quello che oggi è lo scenario politico. Ci sono due blocchi politici, il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle. E poi c’è un’area vasta e confusa all’interno della quale il
Chi è Mario Mauro, 55 anni, leader dei Popolari per l’Italia, è stato ministro alla Difesa nel governo Monti
primo passaggio necessario non è quello della leadership ma quello delle idee».
Dunque, Mauro, qual è la ricetta per far ripartire il centrodestra e renderlo competitivo?
«Credo che debba usare l’estate in corso per coinvolgere i propri militanti contro Renzi e contro il governo. Perché non si vince il referendum se non c’è mobilitazione contro il premier».
E per la leadership ha in mente un candidato?
«È molto importante che chi aspira a guidare il centrodestra si misuri con i suoi contendenti».
È ancora immaginabile un centrodestra con Angelino Alfano?
«Un conto è che il Nuovo centrodestra abbia sostenuto un governo di grande coalizione come il governo Letta nell’interesse del Paese. Un conto è che Ncd sia diventato il cagnolino di compagnia di Renzi in una fase in cui ha perso le proprie caratteristiche ideali».