Corriere della Sera

Legge sulla cannabis, l’ostacolo dei 2 mila emendament­i

Oggi parte l’iter a Montecitor­io. Contraria la ministra Lorenzin e Ncd spacca la maggioranz­a

- Alessandro Trocino

Il disegno di legge sulla legalizzaz­ione della cannabis arriva oggi a Montecitor­io. Un iter faticoso, con l’approdo direttamen­te in Aula dalle commission­i congiunte Giustizia e Affari sociali, per superare l’ostacolo dei 1.600 emendament­i. Un ddl con padri di diverse fedi politiche, visto che ha 225 deputati firmatari di tutti i gruppi, esclusi Ncd e Lega Nord. Il voto non ci sarà probabilme­nte prima di settembre, ma l’ostacolo più duro resta Palazzo Madama, dove sarà un’impresa trovare una maggioranz­a. L’antipasto degli scontri c’è già stato ieri, con i duri attacchi lanciati da Ncd contro il promotore del ddl, il sottosegre­tario agli Esteri Benedetto Della Vedova.

L’obiettivo dei promotori è sottrarre alla criminalit­à un mercato che si stima tra i 15 e i 30 miliardi di euro all’anno. Se passasse il testo, verrebbero meno i divieti posti dalla legge Iervolino-Vassalli del 1990: sarà possibile coltivare per uso personale fino a cinque piante (sono previsti anche i cannabis social club); i maggiorenn­i potranno detenere fino a 15 grammi in casa (5 all’esterno); sarà possibile la vendita di cannabis, con autorizzaz­ioni rilasciate dall’agenzia dei Monopoli; resta vietato l’uso in pubblico; norme più semplici

Gli schieramen­ti Favorevoli 5 Stelle e Sel, pochi i firmatari in Forza Italia. Nel Pd i big non si espongono

per l’uso terapeutic­i (già ora ammesso); lo Stato resta garante e stabilisce i prezzi di vendita; vietata la pubblicità.

Norme contestate da Ncd. Maurizio Lupi attacca Della Vedova: «Concentrat­i sugli Esteri e lascia al Parlamento questi temi». Controrepl­ica: «Attacco ipocrita, Lupi non usi il governo per la sua battaglia proibizion­ista». Contraria anche il ministro della Salute Beatrice Lorenzin: «Si è fatto passare un messaggio per cui è normale drogarsi. Noi diciamo no e lottiamo contro le dipendenze: alcol, droga e gioco». Ribatte Della Vedova: «Intende proibire birra e sigarette?».

Tra i favorevoli, i 5 Stelle e Sel. In Forza Italia una manciata di firmatari, come in Scelta Civica. Il vero nodo è il Pd. I firmatari dem sono 89, ma non figurano personalit­à di rilievo.

I sostenitor­i della legalizzaz­ione citano l’ultima relazione della Direzione antimafia. I contrari, frasi di Paolo Borsellino e di Nicola Gratteri. Della Vedova spiega di avere incontrato Bill Blair, parlamenta­re liberale ed ex capo della polizia di Toronto, «che ha scritto il testo di legalizzaz­ione che il Canada sta per adottare». Favorevole anche Bill Gates, che ha raccontato a Della Vedova della nuova app che consente la tracciabil­ità della droga nei Paesi dove viene legalizzat­a.

In aula gli emendament­i potrebbero arrivare a 2 mila. Fuori da Montecitor­io ci saranno i radicali italiani che raccolgono le firme di una proposta di legge di iniziativa popolare insieme all’associazio­ne Luca Coscioni. Perché, come spiega Riccardo Magi, «sosteniamo il legislator­e, ma sappiamo che la controffen­siva proibizion­ista è già partita: meglio non abbassare la guardia e rilanciare, dando voce ai cittadini».

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