Corriere della Sera

Pif ai ragazzi: prendo in giro la mafia con una serie tv

- Stefania Ulivi

Una serie che diventa film e un film che diventa serie. La 46esima edizione del Giffoni Film Festival si chiude con una staffetta tra gli attori di Braccialet­ti rossi (la terza stagione andrà in onda dal 16 ottobre su Rai1, nel 2017 si gireranno la quarta e la versione per il cinema, sempre prodotta da Palomar) e Pierfrance­sco Diliberto. Le sei puntate della serie La mafia uccide solo d’estate, ispirate al film saranno infatti trasmesse subito dopo, a partire dal 14 novembre.

Due esperiment­i di narrazione di argomenti delicati — la malattia e la mafia — con punti di vista e linguaggi che hanno nei giovanissi­mi un pubblico d’elezione. E c’era anche Pif ieri all’affollatis­simo incontro del cast (Carmine Buschini, Brando Pacitto, Aurora Ruffino, Denise Tantucci, Silvia Mazzieri, Mirko Trovato, Pio Luigi Piscicelli, Lorenzo Guidi, Cloe Romagnoli e le new entry Nicolo’ Bertonelli e Maria Melandri) con i giurati del festival che dà appuntamen­to all’anno prossimo, quando la rassegna sarà ospitata nella Multimedia Valley.

«Con La mafia uccide solo d’estate mi sentivo autorizzat­o a parlare di un tema serio come la mafia con leggerezza. Lo stesso succede anche nella fiction», Fan Pif (44 anni), conduttore, attore e regista, con le fan ieri al Giffoni Film Festival ha raccontato Pif, dal 27 ottobre nelle sale con l’opera seconda, In guerra per amore, che interpreta al fianco di Miriam Leone, una commedia romantica al tempo dello sbarco alleato in Sicilia. «Quasi un prequel del primo film, i protagonis­ti potrebbero essere i nonni di quella famiglia della Palermo di fine anni 70».

Nella versione televisiva, regia Luca Ribuoli, coprodotta da Raifiction con Wildside, Pif è presente come voce narrante. Nel trailer, mostrato in anteprima a Giffoni, si vedono il piccolo protagonis­ta, i genitori (Claudio Gioé e Anna Foglietta), lo zio (Francesco Scianna), che vuole insegnare al piccolo a guidare. Si chiude con la scena di un’automobile che esplode e due anziane signore, a letto, che si svegliano. «Hai sentito qualcosa?» chiede una. «Niente» risponde l’altra. Nel cast anche Valentina D’Agostino e Nino Frassica «Quando tratti certi argomenti con il tono che utilizzo io, uno deve sapere dove fermarsi. Spero che non si sia offeso nessuno, tranne la mafia e Toto Riina, che abbiamo continuato a prendere per i fondelli anche nella serie. E il fatto che Rai1 mandi in onda una fiction in cui si prende in giro il boss dei boss mi rende solo felice». Ai ragazzi che gli chiedono «che fare?» contro la mafia dice: «Non restate fermi, anche le piccole azioni contano».

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