Azzurri bravi ragazzi ma la Francia è di un’altra categoria
Finale Europei under 19 senza storia: incassiamo 4 gol
La differenza c’era e si è vista tutta. Troppo forti e troppo più adulti i francesi per i bravi ragazzi azzurri. Così il titolo europeo Under 19 è andato ai Petits Bleus che nella finale di Sinsheim, in Germania, hanno battuto l’Italia 4-0, senza indugi e senza storia. Per la Francia è il terzo titolo di categoria. E se nel 2005 era stato il trofeo di gente come Lloris, Cabaye e Gourcuff e nel 2010 di un tipo come Griezmann, questo un giorno non lontano potrà essere raccontato come il trofeo, fra gli altri, in generale tutti bravi, di Jean-Kevin Augustin, Ludovic Blas e Lucas Tousart.
Augustin, parigino, prodotto delle giovanili del Psg, ha squarciato il match al 6’ scherzando con la velocità e la classe del tocco di suola il duo difensivo Romagna-Coppolaro e il portiere Meret e depositando Leo Messi Pallone dorato, tinto di biondo argenteo come testimonia la foto postata su Instagram dalla compagna Antonella Roccuzzo con didascalia «Cambio di look». L’argentino — che è appena rientrato a Barcellona dopo le vacanze in largo anticipo sulla data prevista dell’1 agosto — si allinea così alla moda del momento tra i calciatori. Prima di lui si erano infatti già tinti biondi James Rodriguez, Ramsey, Fellaini e Borini: e se ora l’ha fatto pure Leo, altri arriveranno presto. in rete l’1-0: uno show di irridente superiorità che ha riproposto spesso durante il match, ricordando a tratti Thierry Henry. Non è un caso: il ragazzo — eletto miglior giocatore dell’Europeo anche, ma non solo, per i 6 gol totali — è abituato ad allenarsi con Ibrahimovic e Cavani e ha già esordito in Ligue 1 nel 2015. Con quei mezzi, non poteva non svettare e non potrà mancare una grande carriera.
Quanto a Blas, centrocampista del Guingamp, ha siglato il 2-0 con un colpo di testa perfetto in anticipo sul primo palo: movimento tipico suo, da assaltatore degli spazi. Era il 19’ e la partita è finita lì: i francesi l’hanno controllata, organizzati intorno al terzo uomo copertina, Tousart, una sorta di De Rossi francese capace di sostenere la doppia fase e pure segnare, con l’aiuto della deviazione di Romagna, il 3-0 a 7’ dalla fine. Poco dopo dalla panchina è entrato un certo Marcus Thuram, proprio il figlio