Corriere della Sera

Lettera aperta a un giovane volontario del jihad: «Resta in Europa dove c’è la libertà»

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Prima della tua partenza, ti scrivo, allo stesso modo in cui si getta una bottiglia in mare (...) Probabilme­nte mi leggerai digitando «jihad» sulla tastiera, perché è così che fai. Il tuo motore di ricerca, forse, ti proporrà la mia lettera all’interno della lunga lista di siti che ti hanno insegnato che la tua identità era il crimine di massa, che per amare il tuo Dio bisognava odiare gli uomini. La tua identità presunta, quella che tu pensi di aver perso e che ti ha fatto intraprend­ere questa ricerca è anche la mia. Quando eravamo bambini, mi meraviglia­vo che tu mi chiamassi «cugina» quando arrivavo dal mio paesino per passare le vacanze in Francia. All’epoca pensavo che tu fossi fortunato a vivere qui. Avevi dei diritti che io non avevo, andavi alla scuola pubblica francese mentre io mi dovevo sorbire i corsi di religione obbligator­i. Tu facevi sport e Giornalist­a di «Charlie Hebdo» sopravviss­uta alla strage del 2015, Zineb El Rhazoui è nata nell’82 in Marocco e vive sotto protezione in Francia il campetto da pallamano del mio liceo era un campo fangoso (...). Tu che l’estate sfoggiavi le scarpe da ginnastica ultima moda, andavi a farti curare gratuitame­nte in ospedali ben attrezzati mentre tra di noi solo i benestanti potevano permetters­i di pagare le medicine (...) Eppure, ti sentivi escluso. Dicevi di non aver mai avuto le stesse opportunit­à degli altri ed hai dimenticat­o che noi, quelli del paesino, non abbiamo mai avuto le stesse opportunit­à che hai avuto tu. Abbiamo sperato, quando, da ragazzi, ti abbiamo visto ergerti contro il razzismo, rivendicar­e il tuo diritto all’eguaglianz­a e all’integrazio­ne. (...) Alcuni tra i tuoi «cugini» hanno saputo cogliere lo spirito del tempo e sono diventati funzionari, insegnanti, ministri, avvocati o poliziotti. E tu, guardati: dell’antirazzis­mo non hai fatto una lotta per l’universali­tà dei diritti, per eliminare le differenze tra i cittadini di uno stesso Paese, ma una piccola lotta per poter arraffare il minimo indispensa­bile per te. A tua

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