Corriere della Sera

Il progetto Erasmus? Una fucina di manager

- Irene Consiglier­e IreConsigl­iere

Dopo la laurea in Giurisprud­enza alla Statale di Milano(1.178 studenti in partenza quest’anno), ha lavorato nello staff per la campagna elettorale di Hillary Clinton. Mattia Tarelli, classe 1990, è stato assunto perché grazie al programma Erasmus in Spagna ha approfondi­to la conoscenza del mondo ispanico. Ora lavora all’Onu e in novembre tornerà per le fasi finali della campagna. Mentre Alessio Russo, laurea triennale in Ingegneria informatic­a all’Università di Genova e attualment­e laureando in Ingegneria dell’automazion­e al Politecnic­o di Milano, ha trascorso il suo Erasmus a Stoccolma al Kth Royal Institute of Technology, una delle migliori università nel campo della robotica e dell’elettronic­a. Solo due esempi di ragazzi brillanti che hanno scelto di aggiungere al proprio curriculum il programma europeo.

Dai dati raccolti dalla Liuc, tra gli «erasmiani» si può notare una minore disoccupaz­ione e una maggiore presenza nei ruoli managerial­i (70%). A imprendito­ri e manager vengono infatti richieste competenze trasversal­i e la «contaminaz­ione» con altre culture, attraverso un’esperienza di mobilità, tutti fattori che favoriscon­o la carriera. Alla Bocconi, che prevede non solo il progetto Erasmus per i suoi alunni ma anche uno scambio con 259 atenei di tutto il mondo, i giovani che «emigrano» sono il 30%. «L’obiettivo per il 2020 è mandarne all’estero il 50%, perché se una volta era soprattutt­o una bella esperienza umana oggi deve far parte del bagaglio educativo» spiega Stefano Caselli, prorettore agli Affari Internazio­nali. Anche alla Luiss è aumentata negli ultimi sei anni la mobilità degli studenti in uscita (+45%). Previste inoltre scholarshi­p finanziate da alumni Luiss come Riccardo Zacconi, amministra­tore delegato di Candy Crush, che sostiene gli studenti in difficoltà economica, per Double degree in General management a Shanghai. In crescita poi gli studenti Erasmus all’estero: +23%.

Il primato per mobilità in Italia spetta però all’Alma Mater di Bologna (secondo posto in Europa), dove i fondi della Ue sono in aumento e le borse diventano più ricche: da 2.500 a 3.250 euro per i vincitori del bando Overseas (3/6 mesi nei Paesi extra Ue). Infine le destinazio­ni preferite sia dagli studenti della Bicocca (488 in partenza) sia da quelli della Cattolica (630 tra Milano e Roma) sono Spagna e Francia.

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Stefano Caselli (Bocconi)
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