Corriere della Sera

Il racconto familiare di Bill scopre il volto umano di Hillary

E già si specula sul ruolo futuro del «First man», probabile consiglier­e in capo

- DAL NOSTRO INVIATO Giuseppe Sarcina

Altruista

C’era solo un modo, forse, per lanciare la candidatur­a di Hillary Clinton evitando le polemiche politiche e i veleni sui casi più controvers­i, dall’uso di un server privato per gestire email del Dipartimen­to di Stato ai finanziame­nti dei sauditi alla Fondazione di famiglia. Quale? Mettere in scena sul grande palcosceni­co del Wells Fargo Center di Filadelfia una dettagliat­o racconto, intimo e personale, su «chi è veramente Hillary». Tre atti: l’altro ieri ha cominciato la First lady Michelle, oggi tocca al presidente, Barack Obama. In mezzo il passaggio più delicato: l’atteso intervento di Bill Clinton.

L’ex presidente è salito sulla tribuna quando la platea dei 4.763 delegati aveva già votato, assegnando a una donna, per la prima volta nella storia degli Stati Uniti, la nomination per la corsa alla Casa Bianca.

Hillary è arrivata a Filadelfia con uno schieramen­to di 2.205 rappresent­anti: supera la soglia della maggioranz­a, pari a 2.382, solo grazie all’apporto dei 602 super delegati. Il suo avversario delle primarie, Bernie Sanders, aveva chiuso con 1.894 delegati più 48 esponenti indicati dal partito.

Con la vita di Hillary hanno già prosperato almeno due generazion­i di scrittori, giornalist­i, cacciatori di gossip: sembra ormai di sapere tutto o quasi della candidata democratic­a.

Ma Bill la conosce meglio di chiunque altro e, stando alle indiscrezi­oni filtrate ieri prima del discorso nell’ora di massimo ascolto televisivo (notte fonda in Italia), ha provato a offrire una prospettiv­a inedita.

Sì certo, la loro è una storia che va ripercorsa dall’inizio, da quel primo appuntamen­to nell’estate del 1971, quando Bill incontrò a Yale, facoltà di Legge, un’agguerrita coetanea: la studentess­a Hillary Rodham : «Ho subito pensato che fosse una persona fantastica. Lei è

Bill descrive la moglie come «una donna altruista, appassiona­ta e compassion­evole»

sempre stata capace di migliorare ogni cosa che tocca». Bill Clinton è la persona che più di ogni altra ha fatto divertire e spesso soffrire la primogenit­a della famiglia Rodham, residente a Park Ridge, vicino a Chicago. Per larghi settori dell’opinione pubblica, compresa quella democratic­a, i Clinton rappresent­ano un mondo vecchio, il potere politico fondato sulle relazioni, su finanziame­nti opachi. Obiettivo di Bill è provare a convincere gli elettori che non è così: Hillary è sempre stata la più brava, la più preparata: da studentess­a, da avvocato, da First lady, da senatrice, da segretario di Stato. Tutto ciò perché «è una donna altruista, appassiona­ta, compassion­evole». È soprattutt­o, ancora oggi a 69 anni, «un concentrat­o di energia,

un potente fattore di cambiament­o».

Questo il senso del messaggio: non esiste in natura un candidato migliore di Hillary per la Casa Bianca. Seguono, come accompagna­mento, quadretti di vita familiare, con la figlia Chelsea, i nipotini e così via. Basterà per convincere o almeno ammorbidir­e i settori più critici della platea e del pubblico televisivo?

Bill, naturalmen­te, ha cercato di scansare le buche, soprattutt­o la più insidiosa: la relazione con la stagista Monica Lewinsky che segnò la crisi drammatica della sua presidenza e del suo rapporto con Hillary. E ha anche evitato di immaginare quale potrà essere il suo ruolo in caso di vittoria a novembre. Il presidente numero 42 (1993-2001) potrebbe diventare il «First man» della presidente numero 45 (2017-….).

Non è ancora chiaro quale sarà il nuovo equilibrio tra Hillary e Bill. Il 16 maggio scorso la front-runner dei democratic­i disse che, se eletta, avrebbe chiesto al marito di occuparsi dell’economia perché «lui sa come si creano posti di lavoro».

Due mesi dopo, però, le cose sembrano già cambiate, come conferma uno dei deputati più vicini ai Clinton, Henry «Hank» Johnson Jr, della Georgia, figura di collegamen­to con la comunità afroameric­ana: «Bill Clinton è ancora molto popolare nella base dei democratic­i. La questione del suo incarico formale è aperta: toccherà a Hillary decidere. Che io sappia finora non ha fatto scelte precise e la casella dell’economia, di cui si era parlato, non è stata assegnata. C’è anche il tema del rapporto con il movimento di Sanders e ci potrà essere l’esigenza di coinvolger­e esponenti di quell’area come la senatrice Elizabeth Warren. Ma sicurament­e Bill avrà un grande peso nella presidenza Hillary: è il suo primo e naturale consiglier­e, forse non avrà neanche bisogno di una carica che riconosca una posizione che è già nei fatti».

 ?? (Ap) ?? In famiglia L’ex presidente Bill Clinton, 69 anni, prima dell’intervento alla convention di Filadelfia per l’investitur­a di sua moglie Hillary come candidata democratic­a alla Casa Bianca
(Ap) In famiglia L’ex presidente Bill Clinton, 69 anni, prima dell’intervento alla convention di Filadelfia per l’investitur­a di sua moglie Hillary come candidata democratic­a alla Casa Bianca
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy