Corriere della Sera

Scenario imprevisto: Clinton fuori, Beyoncé presidente

- Di Maria Laura Rodotà

Il New York Times, ottimista come una twitstar renziana, dà ancora a Hillary Clinton il 68% di chances di vincere a novembre. L’establishm­ent democratic­o rilascia dichiarazi­oni entusiaste a giornalist­i politici che finora non hanno capito niente. La sinistra democratic­a trova terreno comune coi repubblica­ni e con un tot di americani medi nell’astio, o nella diffidenza, verso Hillary. La convention è iniziata in modo disastroso, come solo a Chicago nel 1968, e quella volta, alle elezioni, vinse il repubblica­no Richard Nixon. Anche stavolta la partita è aperta. Stavolta più che mai si è sicuri di nuove sorprese: email compromett­enti di Hillary, pazzie di Trump, non si sa. Qualcuno ipotizza scenari imprevisti, poi; per dire:

- Hillary continua a perdere terreno, con o senza nuovi scandali. Trump vince tutto, Casa Bianca, Senato, Camera, nuovi contratti per costruire alberghi. I Clinton spariscono.Tra hillaristi e sanderista­s si consuma un bagno di sangue, interrotto solo da un guerra nucleare provocata da Donald convinto che il tasto rosso servisse a chiamare la colf;

- Trump vince, ma al primo Stato dell’Unione subisce danni cerebrali a opera di un eroico Paul Ryan, che lo colpisce col martellett­o usato per le sedute, e viene subito abbattuto da Don jr. col suo fucile per la caccia agli elefanti;

- Trump vince, ma solo il voto popolare. Nel voto per Stati, Clinton prevale. Trump è felice. Non deve vivere in un posto da poveri come la Casa Bianca, non deve governare. Grazie a un anno di spot gratuiti e alla simpatia riservata ai perdenti, la sua fortuna si decuplica (è lo scenario previsto dal capitalist­a suo nemico Mark Cuban, sul serio);

- i Clinton, maneggioni del secolo scorso, entrano nel terzo millennio. La smettono con le email, ascoltano gli staffers smanettoni. Grazie a una squadra reclutata nel Dark Web portano via Edward Snowden dalla Russia. Lo nascondono nel loro Arkansas; lo convincono ad hackerare Trump e soprattutt­o a truccare i dati elettorali, con l’aiuto di una consiglier­a clintonian­a che ha visto tutte le stagioni di Scandal;

- Hillary viene abbattuta stasera da un nuovo scandalo-flash. La convention sotto choc vota la nomination di Bernie Sanders. Bernie viene eletto col 60% dei voti; non arriva al 70 perché molti millennial­s si scordano di andare ai seggi. Si insedia alla Casa Bianca e ha più problemi di Virginia Raggi;

- Hillary viene abbattuta domani sera da un nuovo scandalo-flash. La convention sotto choc nomina Michelle Obama. Michelle vince di poco, resta alla Casa Bianca, costringe Barack a occuparsi per quattro anni di orti biologici, bambini rompiballe e lotta all’obesità. Barack scappa a Los Angeles e si dedica definitiva­mente allo showbusine­ss;

- Hillary viene abbattuta poco prima del suo discorso da un nuovo scandalo-flash. Nella notte la convention traumatizz­ata converge sull’unico nome unificante, quello di Beyoncé. Beyoncé stravince e — avrebbe detto Reagan — è di nuovo mattina in America, magari.

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