Corriere della Sera

Gli alti e i bassi della Terra

Lo studio sulle stature in 200 Paesi: gli italiani superano gli americani Il record dei «giganti» olandesi e lettoni

- di Anna Meldolesi

Gli italiani hanno superato gli americani in statura. Vale per gli uomini e per le donne. È il primo dato che salta all’occhio spulciando le tabelle del più grande studio mai effettuato sulla statura dell’umanità. Merito nostro che continuiam­o ad alzarci e demerito loro che invece hanno smesso di farlo. L’umanità non marcia compatta verso altezze crescenti: ci sono Paesi che guadagnano centimetri, altri che si fermano e arretrano persino. È così che nella gara a chi è più spilungone possono verificars­i clamorosi sorpassi.

«Ogni popolazion­e ha un potenziale genetico, ma per svilupparl­o i ragazzi e le ragazze devono avere accesso a buone cure e a una buona alimentazi­one», ci spiega Mariachiar­a Di Cesare che si occupa di salute pubblica alla Middlesex University di Londra ed è uno dei primi autori della ricerca.

Lo studio, pubblicato sulla rivista eLife, è stato coordinato dall’Imperial College inglese in collaboraz­ione con l’Organizzaz­ione mondiale della sanità. Ha potuto contare su oltre 800 collaborat­ori sparsi per il globo che hanno passato in rassegna quasi 1.500 pubblicazi­oni. La raccolta dei dati ha richiesto tre anni di lavoro ed è sfociata nella costruzion­e di un database che ha la profondità temporale di un secolo. In pratica è stata confrontat­a la statura dei diciottenn­i di ogni generazion­e in 200 Paesi a partire dal 1914.

«La tendenza in Italia è sempre stata positiva, con una piccola flessione nel dopoguerra», ci dice Di Cesare. Le giovani italiane sono passate dal cinquantac­inquesimo al trentadues­imo posto nella graduatori­a mondiale nel giro di cento anni, guadagnand­o 11 centimetri. Oggi raggiungon­o il metro e 65 di media. I loro fratelli sono balzati dal numero 57 al 29, guadagnand­o 13 centimetri. L’altezza media dei giovani maschi italiani è di un metro e 78 centimetri, il loro ritmo di crescita però sta rallentand­o.

Siamo vicini al plateau? Rispondere è difficile: certamente siamo più alti dei nostri genitori e dei nostri nonni, e saremo superati dai nostri figli. Ma su quale statura raggiunger­anno i nostri nipoti non ci si può sbilanciar­e. In gran parte dipenderà dalle condizioni economiche del Paese e dal suo stato sociale. L’altezza è un tratto complesso, governato da decine di loci nel genoma, e presenta delle variazioni su base etnica. Ma è anche fortemente influenzat­a dalle condizioni di vita, in particolar­e da come mangiamo da bambini e da adolescent­i. «La statura è determinat­a per due terzi da fattori ambientali e solo per un terzo dai geni», afferma la studiosa italiana.

Gli Usa ad esempio sono scivolati dal terzo e quarto posto, rispettiva­mente per uomini e donne, ai numeri 37 e 42. Ma la ragione non può essere ricercata soltanto nell’immigrazio­ne, che porta individui geneticame­nte più bassi. Altrimenti anche in paesi come l’Olanda avremmo dovuto vedere un effetto, invece gli uomini olandesi sono saldamente in vetta con oltre un metro e 82. La colpa probabilme­nte è delle disuguagli­anze sociali nel campo dell’assistenza sanitaria e dell’alimentazi­one. Gli effetti della povertà si vedono drammatica­mente nella mancata crescita nell’Africa subsaharia­na. Tra tanti dati vale la pena citare la Lettonia, che ospita le ragazze più stangone

del globo (1,70 di media).

In termini relativi le donne che sono cresciute di più nel corso del secolo si trovano in Corea del sud (più 20 cm). Gli uomini che hanno scalato più posizioni invece sono gli Iraniani (più 16,5 centimetri). Ma ci vorrebbero ulteriori studi per chiarire quanto le diverse condizioni della popolazion­e femminile nelle varie arie geografich­e influiscan­o su tutti questi numeri.

Cosa accadrà in futuro? «Se i popoli continuass­ero a mescolarsi, e il benessere si diffondess­e su scala planetaria, alla fine in tutti i paesi saremmo alti uguali», ragiona Di Cesare. Di certo sarebbe un errore da matita blu proiettare all’infinito i trend attuali. Nel 1950 l’Associated Press pubblicò un articolo in cui prevedeva che le americane del 2000 sarebbero state delle Amazzoni, «alte più di un metro e 82, con 42 di scarpe, spalle da lottatore e muscoli da camionista». Oggi sappiamo che non è andata esattament­e così.

In un secolo da noi le donne hanno guadagnato in media undici centimetri, gli uomini tredici Ambiente e genetica La statura è legata per due terzi a fattori ambientali e per un terzo ai geni

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Fonte: Elifescien­ces.org Corriere della Sera

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