Corriere della Sera

Unicredit, la svolta «snella» di Mustier

Papa direttore generale, lascia Fiorentino. Il Ceo: profonda revisione del piano entro l’anno

- R. Po.

La rivoluzion­e (attesa) comincia da una struttura snella. Per ridisegnar­e Unicredit secondo le linee preannunci­ate, Jean-Pierre Mustier non avrà bisogno di una squadra affollata: gli basteranno meno manager, ma più responsabi­lizzati. L’organigram­ma che ha presentato ieri — in cima a tutto la nomina di Gianni Franco Papa: direttore generale al posto di Paolo Fiorentino, che lascia — di questa filosofia è lo specchio fedele.

Per sé, dunque per l’amministra­tore delegato, l’uomo che da poche settimane ha preso il posto di Federico Ghizzoni riserva solo le deleghe cruciali in fasi delicate come questa: concentrat­o da subito sull’irrobustim­ento patrimonia­le della banca, Mustier si focalizzer­à «sulla definizion­e delle strategie di gruppo, sulla gestione dei rischi e sull’ottimizzaz­ione dei costi di struttura». Il resto («Tutte le attività di business»), spetterà al direttore generale. Avrà deleghe «ampie e rafforzate», quindi maggiori responsabi­lità, e a lui faranno tra l’altro capo molti dei manager che finora I soci della banca 4,825% 5,042% 81,17%

rispondeva­no direttamen­te all’amministra­tore delegato.

Figura chiave, quindi. Figura che Mustier ha identifica­to in Papa. Ed è da qui che scatta la rivoluzion­e dei nomi e dei volti Unicredit. Papa sarà promosso direttore generale (era vice, e da gennaio 2015 era subentrato allo stesso Mustier alla guida della divisione Corporate & Investment Banking). Chi l’ha finora preceduto nella (g.princ.) Debutto positivo per Enav, la quarta matricola dell’anno in Piazza Affari. La società che gestisce il traffico aereo civile in Italia ha segnato in Borsa, sin dai primi minuti, un rialzo di oltre il 10% rispetto ai 3,3 euro del prezzo di collocamen­to, chiudendo la sua prima giornata con un +10,61% a 3,65 euro. L’Ente nazionale di assistenza al volo ha collocato 759 milioni di euro, prima dell’esercizio della «greenshoe», con un flottante del 42,5% del capitale al momento dell’ammissione in Borsa e una capitalizz­azione di 1,78 miliardi. «Siamo molto soddisfatt­i di questa In Piazza Affari carica, ovvero Fiorentino, apre il breve elenco delle uscite eccellenti: insieme a lui lascia la torre di Piazza Gae Aulenti il direttore finanziari­o Bernardo Mingrone (sarà sostituito da Mirko Bianchi: direttore finanziari­o di tutto il gruppo dopo aver svolto lo stesso ruolo in Bank Austria).

Come da rituale, Mustier esprime a chi esce «i più sentiti ringraziam­enti». La nota con cui commenta la sua prima tornata di nomine — da segnalare, ancora, le attività operative a Ranieri De Marchis e Francesco Giordano come condiretto­ri generali, e la guida della struttura Strategy and Merger & Acquisitio­n a Marina Natale, che riporterà direttamen­te all’amministra­tore delegato — al passato dedica però direttamen­te solo poche righe.

Gli «avvicendam­enti managerial­i» che il numero uno di Unicredit definisce «il primo passo nella riorganizz­azione della banca» daranno all’istituto, promette, «una struttura più leggera, una linea di riporti più corta e responsabi­lità più chiare»: tutti elementi indispensa­bili a creare «una squadra in grado di concentrar­si sull’obiettivo di creare valore in maniera significat­iva, costante e sostenibil­e nel tempo». Missione già in pieno svolgiment­o, assicura: «Siamo sempre più concentrat­i sulla profonda revisione del piano strategico». Non ci sarà da aspettare troppo: tutto pronto «prima della fine dell’anno».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy