Lse-Deutsche Börse: adesioni tedesche oltre il 60%
La fusione fra le borse di Londra e Francoforte, a dispetto dei tentennamenti emersi dopo il referendum sulla Brexit, fa un altro passo in avanti. Le adesioni al progetto di integrazione da parte degli azionisti di Deutsche Börse ha, infatti, superato il 60%, la soglia minima per l’approvazione dell’operazione. Sul fronte britannico, la fusione era stata già approvata dai soci di Lse a inizio luglio con una maggioranza del 99,9%. L’operazione appare ora in discesa dopo che il referendum che ha sancito l’uscita del Regno Unito dall’Europa aveva generato diverse perplessità sull’integrazione. Ottenuto il via libera dei soci, la fusione dovrà essere ora autorizzata dalle diverse autorità nazionali e dalla Commissione europea. Si torna alla crescita».
Dal consiglio è arrivata ieri anche un’importante novità: l’accelerazione del piano per la banda ultralarga con il via libera alla partnership con Fastweb, in cui saranno investiti 1,2 miliardi con l’obiettivo di collegare 3 milioni di case nelle principali 29 città (già coperte con tecnologia Fiber to the cabinet) entro il 2020 portando la fibra fino dentro casa. «Non hanno voluto fare l’accordo con Metroweb e l’abbiamo fatto con Fastweb. Vincono i più bravi» ha commentato Tarak ben Ammar uscendo dal consiglio di Telecom. La partnership, che porterà alla nascita di una società comune, accelera di un anno i piani di Telecom sulla rete ultraveloce. Banca Generali ha registrato nel primo semestre dell’anno un utile netto di 67,3 milioni di euro (-52% sul 2015) — a causa di una discesa delle componenti variabili —, una raccolta netta in forte espansione a 2,9 miliardi (+30 per cento) e masse totali amministrate per 43,6 miliardi (+9). Via libera all’accordo da 14,7 miliardi di dollari tra Volkswagen e le autorità Usa per chiudere lo scandalo del «dieselgate». Lo ha stabilito in via preliminare un tribunale degli Stati Uniti, aprendo la strada all’approvazione definitiva dell’intesa entro la fine dell’anno.