Corriere della Sera

Generazion­e boomerang

Un ritratto sociale nella commedia «Torno da mia madre»: storia di una quarantenn­e senza lavoro che perde la libertà

- Giuseppina Manin

sua, la figlia rivorrebbe la mamma di una volta e non si raccapezza davanti a una vedova ultrasessa­ntenne fin troppo vitale. Con sgomento scoprirà che si è più che consolata con un vicino di casa. Una storia cominciata ben prima della morte del marito. Anche i fratelli di Stéphanie sono coinvolti nel «ribaltone». Tutti tornati d’un tratto bambini, pronti a rinfacciar­si quello che ciascuno pensa davvero dell’altro.

«Dalla “generazion­e Tanguy”, quella del film di Étienne Chatillez sui bamboccion­i inamovibil­i dalla casa paterna, sono passati 15 anni — ricorda Lavaine —. Rispetto a loro i “boomerang” vivono una condizione socialment­e più drammatica. Buttati fuori dalla vita, il loro non è un ritorno ma una resa. La prova di una sconfitta, di un fallimento. Che, rimettendo fuori orario madri e figlie sotto lo stesso tetto, può avere risvolti sorprenden­ti e persino umoristici. La mia scommessa è stata tenere l’equilibrio tra realismo e leggerezza».

Per esempio far sorridere sulla disperata ricerca di un nuovo lavoro. Quando Stéphanie si sente offrire un posto di “responsabi­le di telefonia mobile” tutto può immaginare tranne che voglia dire di andare a distribuir­e volantini per strada su pattini a rotelle. Per

Il regista Lavaine Ho voluto raccontare la vicenda di un’amica che vive un periodo di regression­e in famiglia

esempio far ridere su una cena in famiglia con la mamma che progetta di servire ai tre figli, insieme con il dessert, anche il suo fidanzato. Un «piatto forte» che nessuno immaginava.

«La scoperta della sessualità nei genitori anziani è qualcosa di scandaloso e insostenib­ile per i figli. Balasko in questo ruolo è perfetta, dà l’immagine di una donna matura ma ancora seducente. Le sue forme morbide, da “madre italiana”, rendono credibile la sua storia d’amore. Lei è la più libera di tutti. Rispetto ai quarantenn­i così fragili e insicuri, i sessantenn­i e oltre hanno il vantaggio di avere maggiore sicurezza economica, maggiore esperienza di vita, maggiore saggezza e tolleranza. E in più hanno tempo libero e tanta voglia di divertirsi».

 ??  ?? Insieme Alexandra Lamy (44 anni) e Josiane Balasko (66) in una scena di «Torno da mia madre». Al centro del film diretto da Eric Lavaine, le vicende di Stéphanie (Lamy), 40enne divorziata che ha appena perso il lavoro e si trova così costretta a...
Insieme Alexandra Lamy (44 anni) e Josiane Balasko (66) in una scena di «Torno da mia madre». Al centro del film diretto da Eric Lavaine, le vicende di Stéphanie (Lamy), 40enne divorziata che ha appena perso il lavoro e si trova così costretta a...

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