Corriere della Sera

De Laurentiis e un tesoro da spendere Icardi ok, ma servirebbe anche Kalinic

- Di Mario Sconcerti

Il centravant­i ideale per sostituire Higuain è senz’altro Icardi. Non parlo di soldi, parlo di gol. Nessuno in Italia alla sua età ha mai segnato tanto. Icardi ha una capacità fondamenta­le e rara per un attaccante: trova sempre la porta, poche volte tira fuori. Se non si perde per strada ha i gol di Higuain nelle gambe. Poi Milik, che viene dall’Olanda e avrebbe difficoltà iniziali importanti. Bacca mi sembra un estraneo nel mondo di Sarri. Ma quello a cui devono soprattutt­o pensare Sarri e De Laurentiis è che tipo di squadra vogliono. Non si può giocare con un altro Higuain, non c’è. E tutto il Napoli girava intorno a lui, era perfino troppo. Per capire meglio serve un po’ di aritmetica. Il Napoli ha segnato 80 reti, 5 più della Juve, 3 meno della Roma. Tutta la squadra, senza Higuain, ha cioè segnato 44 reti, non poche ma insufficie­nti. La Roma, tolti i 14 gol di Salah, suo capocannon­iere, ne ha segnati 69. La Juve senza i 19 di Dybala, ne ha segnati 56. In sostanza, il vero modo di sostituire Higuain è trovare più gol da tutto il Napoli, a cui infatti non sono bastati i 36 del suo uomo migliore. Senza questo scambio di gioco nessun tipo di sostituzio­ne ha un grande senso tecnico. MaertensGa­bbiadini-Callejon sono arrivati a 17 gol in 3, una media inferiore ai 6 a campionato. Insigne è andato in doppia cifra con rigori e punizioni. Non basterà mai per vincere. Higuain è sostituibi­le solo con una piccola rosa di ottimi giocatori, soprattutt­o idee individual­i e di squadra diverse. Non avere più Higuain aiuterà la fantasia di tutti mentre la nuova ricchezza del Napoli aiuterà a trovare i giocatori giusti. Ma non basterà una sostituzio­ne sola, uomo su uomo. Come anche con Higuain non era bastato uno schema soltanto, il suo appunto. Di attaccanti ne vanno presi due, uno classico per la sostituzio­ne, e uno universale che rappresent­i un capovolgim­ento di scopi, che aiuti gli altri a fare gol. Uno schema bis, non uno di riserva. Per questo secondo caso, uno giusto è Kalinic. Ma serve anche una seconda punta di fantasia che porti quello che manca a Insigne, i 15 gol su azione. Il calcio non è mai certezza, va avanti a tentativi. Ora che sei ricco devi costruirti alternativ­e. Ho anche la sensazione che a Sarri piacciano queste scommesse tecniche, il suo calcio non è mai stato sull’individuo. Sia pure con i dubbi della volpe davanti all’uva, ora può tornare a se stesso.

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