Caltagirone: noi soci industriali di Suez «Sinergie in costruzioni e ambiente»
Al gruppo romano il 3,5% della società francese, che salirà al 23,3% di Acea
Non si tratterà semplicemente di uno scambio azionario. L’accordo annunciato ieri dalla francese Suez con il Gruppo Caltagirone si configura come un «piano industriale a lungo termine» e coinvolgerà direttamente anche Acea, la multiutility romana.
Nel comunicato con cui ieri ha diffuso i risultati semestrali (che registrano ricavi in aumento del 2,2%) il gruppo francese specializzato in gestione dei rifiuti e delle acque, ha annunciato che intende aumentare la propria presenza nel capitale di Acea, controllata dal Comune di Roma, passando da 12,5% al 23,3% con l’acquisto di azioni dal Gruppo Caltagirone, attualmente al 15,8% della società capitolina.
Parallelamente il Gruppo Caltagirone, attraverso l’emissione di nuove azioni Suez, che potrebbero rappresentare il 3,5% del capitale azionario della società francese, entrerà nell’azionariato di Suez, per un’operazione da circa 293 milioni di euro. In questo modo Caltagirone rimarrà un socio di Acea con il 5% e diventerà il terzo azionista di Suez , dietro a Engie (la vecchia Gdf Suez ) che detiene il 33,6% del capitale e a Caixa Group (5,7%). Mentre Suez diventerà il primo 49,5% 33,6% 5,7%
Il di Enel Francesco Starace (foto) stima che nel 2021 Enel Open Fiber avrà un margine operativo lordo di circa 300 milioni italiani, ora l’orizzonte è europeo». Va in questa direzione la notizia di pochi giorni fa dell’acquisizione da parte di Cementir (sempre del gruppo Caltagirone) degli asset belgi che HeidelbergCement. E nell’asset immobiliare Caltagirone è già presente in Gran Bretagna e in Turchia. «In Italia oltre a cemento e costruzioni controlliamo direttamente le attività dell’editoria — spiega ancora — mentre siamo secondi soci in generali e soci di Unicredit. Con Suez è diverso, siamo soci industriali, a dimostrazione che le aziende italiane stanno reagendo e sono pronte all’internazionalizzazione».
Da parte sua Jean-Louis Chaussade, direttore generale di Suez è soddisfatto: «Roma ha grandi problemi nella gestione dei rifiuti, e un gruppo come il nostro può essere d’aiuto». Per il top manager francese, l’Italia, dopo la Spagna, è una delle aree in cui il gruppo vuole svilupparsi e l’operazione Acea va in questa direzione. Le tariffe idriche in Italia sono basse, rapportate a quelle medie in Europa, senza scordare che l’Italia «ha un forte bisogno di investimenti in infrastrutture».