Corriere della Sera

Le ragazze di Chibok: «Liberateci»

- Alessandra Muglia

Maida Yakibu in un frame del nuovo video con le ragazze di Chibok del gruppo di Shekau» osserva Ryan Cummings, analista politico, esperto dei fattori di rischio per la sicurezza africana. «Il video mostra che gli sforzi bellici per contrastar­e il gruppo lo stanno danneggian­do e intendono usare le ragazze come merce di scambio». È stato postato su twitter da Ahmad Salkida, giornalist­a nigeriano noto per i suoi buoni contatti con Boko Haram e ora ricercato dalle autorità per questi legami. Il filmato gli è stato consegnato a poche settimane dalla scissione del gruppo estremista in due fazioni. Quella guidata dal capo storico Abubakar Shekau, che tiene in ostaggio le ragazze, e quella del nuovo leader Abu Musab al-Barnawi riconosciu­to dall’Isis.

L’aviazione nigeriana riporta quasi quotidiana­mente raid aerei su postazioni di Boko Haram; il gruppo è ormai stato costretto da mesi a battere in ritirata nella foresta di Sambisa; le truppe di terra hanno liberato migliaia di prigionier­i, ma nessuna ragazza di Chibok finora. Il presidente Buhari è da mesi sotto attacco per questo. Le aspettativ­e si erano alzate ad aprile quando il ministro dell’Informazio­ne, Lai Mohammed, aveva parlato di una trattativa in corso. Ora sempre lui spiega che «la situazione si è complicata».

In pericolo non ci sono solo le ragazze di Chibok: sono oltre 10 mila i bambini rapiti negli ultimi tre anni da Boko Haram, secondo un’inchiesta condotta dal Wall Street Journal con Human Rights Watch. Bambini dimenticat­i. Nessun #bringbacko­urboys a reclamarli, nessun video o richiesta di riscatto: indottrina­ti, addestrati e drogati, questi piccoli jihadisti hanno soltanto l’orrore della guerra davanti.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy