Corriere della Sera

Irma è cresciuta molto di Testa «I Giochi mi hanno migliorata»

La pugile sfida la francese Mossely, campioness­a del mondo

- Riccardo Romani

Anche l’ultimo trionfo ha il sapore di un congedo. Non è solo la malinconia del primo pezzo di Olimpiade che finisce. I volontari scattano foto ricordo, i militari tolgono dai muri di cemento le insegne sportive che per una settimana hanno tentato di abbellire il loro poligono. E Niccolò Campriani ci gira intorno, ma intanto parla come una persona che in cuor suo ha già deciso. «Lo sport è molto importante ma non può essere tutto, questo è il motivo per cui ho il dovere di considerar­e un futuro diverso».

Se davvero questa è l’ultima volta di un atleta che in due

Vorresti che tua figlia scegliesse uno sport come tutte le altre. La pallavolo. Il tennis. È l’ambizione di una mamma qualunque. Per Anna Testa non è stato facile quando Irma le ha annunciato di volere la boxe. Irma aveva 10 anni e in Italia erano tempi in cui una ragazza che si dedicasse al pugilato era vista come un portatore di contagio.

Stasera al Riocentro Pavillion di Barra, la signora Anna avrà la riprova che fece bene ad assecondar­e quella ragazzina secca e impertinen­te. Vai a pensare che poi si qualifica per l’Olimpiade e che alle 10.45 ora italiana, si gioca almeno il bronzo contro la campioness­a del mondo la francese Estelle Mossely, battuta tre mesi fa in Turchia. Ma se Irma perdesse, avrebbe comunque una vita davanti da riempire di medaglie ed emozioni forti almeno quanto quella che prova qui, ultima rappresent­ante della boxe italiana.

«Le emozioni le sto gestendo — confessa — ma devo ammetterlo, non bene come prima che iniziasse questa Olimpiade».

È successo di tutto. Soprattutt­o è rimasta sola, perché i suoi amici e compagni di squadra sono ripartiti. C’è la sorella Lucia con alcuni rinforzi arrivata dall’Italia, ma uno scenario così non se lo immaginava certo. «Sento il sostegno dei ragazzi anche a distanza. A stare da sola ci ho fatto l’abitudine. Ho lasciato casa 4 anni fa per vivere ad Assisi, ho sacrificat­o tanto. Vittoria La Testa, in rosso, contro l’australian­a Watts (Afp) Ho 18 anni, per molti sono ancora una bambina, ed è vero. Però io non mi sento così».

Dieci giorni di Olimpiade e Irma sembra un’altra persona.«Ho imparato a conoscermi in profondità. Ho capito che sono umana anch’io. Io ero immune da tutto, salivo sul ring e combattevo come una macchina, una specie di animale che non sente niente. Ecco, qui a Rio sento eccome. Uno svantaggio? A volte sì, a volte no».

Ha spento il telefono, è in astinenza dai social: «È il momento di scomparire da tutto e da tutti. Ho parlato solo con mia mamma». La signora Anna, cuoca, tifosa numero uno: «Una donna straordina­ria. Una guerriera, lo è sempre stata in tutto e come me sa sempre cosa vuole».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy