Corriere della Sera

Ducati, torna l’onda Rossa Show di Iannone e Dovizioso

Trionfo tutto italiano in Austria. Rossi chiude al quarto posto

- Daniele Sparisci

Doppietta I «ducatisti» Andrea Iannone, col numero 29, e Andrea Dovizioso durante il Gp austriaco a Spielberg bei Knittelfel­d, in Stiria: primo e secondo posto (LaPresse) DAL NOSTRO INVIATO

(nel 2017 ha firmato con la Suzuki, ndr)».

In direzione ostinata e contraria il pilota abruzzese a cui il rapper Gue’ Pequeno ha dedicato una canzone, ha sbancato il Red Bull Ring con un azzardo: mentre tutti sceglievan­o la gomma dura al posteriore, lui ha montato quella più prestazion­ale. Una decisione maturata mentre si trovava in griglia, nei frenetici minuti che precedono lo start. Contro i dati del fornitore (Michelin) secondo i quali la copertura non avrebbe tenuto per tutti i 28 giri : «Non è stato facile fare una scelta simile, anche perché quando sei l’unico qualche dubbio ti viene sempre. Ma per fortuna ho creduto in me stesso. Con il mio capotecnic­o ci siamo guardati e abbiamo condiviso questa responsabi­lità».

E così «The Maniac» ha gestito la potenza superiore della Ducati rispetto alle Honda e alle Yamaha controllan­do nei primi giri i tentativi di Lorenzo, Rossi, Marquez e Vinales. Scavalcato dal compagno Dovizioso, lo hai poi ripreso ed è fuggito verso la bandiera a scacchi. Dice il suo manager Carlo Pernat, quello che ha lanciato Biaggi e Valentino, che ha vinto con la testa: «Dicevano che non l’avesse e invece li ha fregati tutti. Si è messo a fare da tappo, poi è scappato via». Dovi: «Dovrei gioire ma non ci riesco: sono inc… con me stesso. Era tutto perfetto, ho solo sbagliato le gomme». Magari avrà la possibilit­à di rifarsi a Brno domenica perché alla Ducati un altro digiuno di sei anni non lo reggerebbe­ro.

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