Ducati, torna l’onda Rossa Show di Iannone e Dovizioso
Trionfo tutto italiano in Austria. Rossi chiude al quarto posto
Doppietta I «ducatisti» Andrea Iannone, col numero 29, e Andrea Dovizioso durante il Gp austriaco a Spielberg bei Knittelfeld, in Stiria: primo e secondo posto (LaPresse) DAL NOSTRO INVIATO
(nel 2017 ha firmato con la Suzuki, ndr)».
In direzione ostinata e contraria il pilota abruzzese a cui il rapper Gue’ Pequeno ha dedicato una canzone, ha sbancato il Red Bull Ring con un azzardo: mentre tutti sceglievano la gomma dura al posteriore, lui ha montato quella più prestazionale. Una decisione maturata mentre si trovava in griglia, nei frenetici minuti che precedono lo start. Contro i dati del fornitore (Michelin) secondo i quali la copertura non avrebbe tenuto per tutti i 28 giri : «Non è stato facile fare una scelta simile, anche perché quando sei l’unico qualche dubbio ti viene sempre. Ma per fortuna ho creduto in me stesso. Con il mio capotecnico ci siamo guardati e abbiamo condiviso questa responsabilità».
E così «The Maniac» ha gestito la potenza superiore della Ducati rispetto alle Honda e alle Yamaha controllando nei primi giri i tentativi di Lorenzo, Rossi, Marquez e Vinales. Scavalcato dal compagno Dovizioso, lo hai poi ripreso ed è fuggito verso la bandiera a scacchi. Dice il suo manager Carlo Pernat, quello che ha lanciato Biaggi e Valentino, che ha vinto con la testa: «Dicevano che non l’avesse e invece li ha fregati tutti. Si è messo a fare da tappo, poi è scappato via». Dovi: «Dovrei gioire ma non ci riesco: sono inc… con me stesso. Era tutto perfetto, ho solo sbagliato le gomme». Magari avrà la possibilità di rifarsi a Brno domenica perché alla Ducati un altro digiuno di sei anni non lo reggerebbero.