Corriere della Sera

Tutti a caccia della Juve Le sfide di Inter e Milan

Bocci, Bonsignore, M. Colombo. G. De Carolis, Sconcerti, Tomaselli

- di Mario Sconcerti

La cosa più importante da capire del nuovo campionato è che difficilme­nte sarà simile all’ultimo. Non avremo una Juve che perde 12 punti nelle prime dieci giornate e non avremo una Juve che vince 25 partite su 26 nella seconda parte. Non possono che essere state due eccezioni, questo almeno dice la storia dei campionati di tutti. C’è stata in sostanza una Juve «irregolare» prima e dopo, cosa può essere invece una Juve regolare? È probabile arrivi intorno ai 90 punti come un anno fa, ma darà più spazio agli avversari, che le sono arrivati lontani, però non troppo, il Napoli ha perso solo di 9 punti. I vantaggi della Juve di oggi sono un impianto di squadra forte e alcuni acquisti di grande suggestion­e (Higuain, Alves, Pjaca, Pjanic). Resta da capire se e come verrà sostituito Pogba e la tenuta di Khedira subito e Marchisio poi. È per adesso meno squadra e più magia, un tasso tecnico alto che aumenterà con la crescita naturale di Dybala, il migliore di tutti. Il Napoli è al contrario più squadra, ma con meno individual­ità. La Roma è una via di mezzo, molto seducente, ma legata anche alla fragilità di De Rossi e Strootman, non solo ai nuovi gol di Dzeko. L’Inter è un’ottima squadra, con poche riserve in attacco, ma con un impianto complessiv­o più importante di un anno fa. Si confrontan­o sempre le grandi squadre, è un dovere. In realtà la vera differenza non sta tanto nelle caratteris­tiche di ogni singolo gruppo, quanto nel comportame­nto di quel gruppo contro tutte le altre squadre. L’anno scorso la Juve ha vinto non perché ha fatto più punti di Napoli e Roma negli scontri diretti, cioè nel confronto fra migliori, dove perse due volte e due volte vinse, ma nella sua capacità di saper battere tutte le altre. La Roma perse meno partite di tutti, solo 4, ma battè poche squadre

Potenziale juventino I bianconeri devono smaltire la partenza di Pogba, ma l’impianto è forte e Dybala il migliore

medie, ben 11 pareggi. Si sono rinforzate oggi le altre squadre? Sono in grado di togliere punti alle migliori? Sinceramen­te non mi sembra. C’è stato un rimescolam­ento di carte, ma non sono aumentati i jolly. La differenza tra le prime e le altre resta netta. Vincerà dunque il campionato chi vincerà di più con le altre. La domanda allora diventa: chi tra le prime è meglio attrezzata per vincere le partite «facili»? La risposta è ancora la Juve perché, nonostante il disordine attuale, ha molti giocatori diversi, capaci di risolvere le gare anche giocando meno bene. Il Napoli giocherà sempre un po’ meglio, anche della Juve, ma vincere dovendo sempre giocar bene è una grossa fatica. L’Inter sembra una via di mezzo, ma non la conosco ancora bene, non so giudicare l’impatto delle ultime rivoluzion­i sulle piccole ideologie dei giocatori. A suo modo, e proprio perché giocherà meno bene di altri con grandi giocatori occasional­i, è il modello più vicino alla Juve. Il Milan giocherà spesso con eleganza, questo Montella lo sa fare. Se trova forza e soprattutt­o personalit­à in mezzo al campo può dare sorprese. Ho sottovalut­ato il Sassuolo nelle valutazion­i di qualche giorno fa. È forse l’unica con un progetto diverso, interessan­te e pratico. Molti giovani, molti vecchi, tutti italiani. Tra un anno tre-quattro saranno per forza in nazionale (Berardi, Pellegrini, Sensi) e varranno molto di più.

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 ??  ?? Protagonis­ti Da sinistra in senso orario, Totti (Roma), Icardi (Inter), Higuain (Juve), Niang (Milan) e Hamsik (Napoli) (Liverani, Andreoli, Ramella, Forte, Ap)
Protagonis­ti Da sinistra in senso orario, Totti (Roma), Icardi (Inter), Higuain (Juve), Niang (Milan) e Hamsik (Napoli) (Liverani, Andreoli, Ramella, Forte, Ap)
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