Corriere della Sera

«Bonus bebè e detrazioni a tutte le mamme under 30»

Il ministro Costa annuncia un piano di incentivi legati all’età e non più soltanto al reddito

- Alessandra Arachi

«Non possiamo andare avanti di questo passo, siamo il Paese con il più basso tasso di natalità del mondo, 1,37 figli per donna. Per capire: se domani chiudessim­o le frontiere — e non ci fossero quindi più immigrati — entro il 2080 la popolazion­e dell’Italia arriverebb­e ad appena 39 milioni».

Enrico Costa, ministro con delega alla Famiglia, annuncia così il suo piano per il sostegno ai nuclei familiari che intende presentare il prossimo 13 settembre.

Un piano articolato, che il ministro Costa vuole affiancare alla legge delega già inserita nel Def (il Documento di economia e finanza), dove vengono previsti molti sostegni per le famiglie, con una novità: i benefici dati per età, in particolar­e alle mamme sotto i trent’anni.

Spiega Costa: «In quarant’anni l’età in cui le donne mettono al mondo il primo figlio si è elevata di sei anni. Era di Saranno presentate il 13 settembre e inserite nel Documento di economia e finanza 24,7 anni nel 1975 è arrivata oggi a 30,7. Per questo ho pensato di proporre nel mio piano incentivi mirati per età e non soltanto per reddito. A cominciare dal bonus bebè: propongo di darlo a tutte le mamme sotto i trent’anni, le “under 30”, a prescinder­e dal reddito. Una spinta ad una maternità più precoce».

Ma non c’è solo il bonus bebè: nel piano proposto dal ministro Costa si prevedono per le mamme «under 30» anche detrazioni fiscali, le stesse che si pensa di estendere per le famiglie con un secondo e un terzo figlio.

«L’idea è di dare a questi genitori incentivi e non semplici risarcimen­ti: devono capire che lo Stato ci crede e sostiene le famiglie numerose». I dati sulle nascite, del resto, parlano chiaro: in cinquant’anni si sono letteralme­nte dimezzate (dal milione degli anni Sessanta ai 488 mila del 2015).

Nel piano di sostegno (che verrà presentato il 13 settembre in occasione dell’incontro sulla proposta di politica economica dei moderati italiani, annunciato dal ministro Angelino Alfano) c’è poi anche un capitolo dedicato tutto agli asili nido.

«L’Italia — spiega Enrico Costa — è purtroppo il fanalino di coda dei Paesi europei per la presenza dei bambini nei nidi: nella fascia di età compresa da zero a tre anni soltanto il 20 per cento frequenta i nidi, e di questi soltanto il 13 per cento è iscritto gli asili nido pubblici. Questo grazie all’intervento dei nonni: infatti, di contro, secondo i dati Ocse l’Italia è il Paese con il più alto tasso di nonni che si occupano dei nipotini a casa».

Motivo per il quale il piano prevede lo stanziamen­to di fondi per mettere in condizione i Comuni di attrezzare posti negli asili nido.

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