Corriere della Sera

L’arresto del signore degli anelli

L’irlandese Hickey, membro importante del Cio, accusato di traffico illegale di biglietti

- Arianna Ravelli

DA UNO DEI NOSTRI INVIATI

Presidente del comitato olimpico irlandese. Presidente di tutti i Comitati olimpici europei, associazio­ne che ha sede a Roma nella palazzina del Coni dedicata a Giulio Onesti, e il cui segretario generale è Lello Pagnozzi. Vicepresid­ente dell’associazio­ne di tutti i comitati olimpici mondiali, che fa capo allo sceicco Al Sabah. Membro esecutivo del Cio, a stretto contatto con Thomas Bach. In sintesi: uno tra i primi 5 uomini più influenti di quella che pomposamen­te chiamano famiglia olimpica. Patrick Hickey, 71 anni, è stato arrestato ieri mattina in un albergo di Barra de Tijuca, con l’accusa — piuttosto stupefacen­te — di truffa e traffico illegale di biglietti. In una parola: bagarinagg­io. Quando la polizia, attorno alle 6 del mattino, è arrivata al suo hotel, pare abbia trovato solo la moglie, che si è rifiutata di dire dove fosse il marito. Sul pavimento della stanza, il badge olimpico, accanto a scarpe, calze e borsa. La polizia l’ha poi trovato nella stanza del figlio: a quel punto Hickey si è sentito male, ed è stato ricoverato all’ospedale Samaritano.

«Abbiamo dimostrato che la legge viene fatta rispettare anche durante un evento come l’Olimpiade», rivendica il portavoce della polizia Barbosa. La ricostruzi­one parla di 1.000 biglietti dei Giochi, appartenen­ti al Comitato olimpico irlandese, che Hickey, con altri sei che a loro volta rischiano l’arresto, avrebbe rivenduto illegalmen­te a un’agenzia, probabilme­nte l’inglese Thg Sports, che a sua volta li ha messi sul mercato a prezzi maggiorati. «La polizia ha scoperto che Hickey era coinvolto in un meccanismo in- ternaziona­le di rivendita dei ticket». Oltre a Hickey (che nel frattempo si è dimesso) sono stati arrestati all’inizio dei Giochi Kevin Mallon, dell’agenzia Thg, e Marcus Evans, proprietar­io del club di calcio inglese Ipswich Town oltre che di un’altra agenzia. Nuovi arresti sarebbero in arrivo. «Stiamo cooperando con la polizia brasiliana — dice il portavoce del Comitato olimpico irlandese Mark Adams — aspettiamo le accuse». Hickey è un amico e frequentat­ore dell’Italia: è spesso a Roma e la sera prima dell’arresto ha cenato a Casa Italia con Franco Carraro e Mario Pescante, stupefatto quando ha saputo la notizia. «Un brutto colpo per tutti. A cena era tranquilli­ssimo: eppure sapeva che era in corso un’indagine...». Che, a quanto pare, non è finita qui.

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