Bianchedi e Roma 2024 «Raggi faccia chiarezza sbagliato disertare Rio»
«Ha perso un’occasione a non venire a Rio. Siamo pronti a modificare il progetto»
Dice: «La sindaca Raggi risponda sull’Olimpiade». Lo chiede in un’intervista al Corriere Diana Bianchedi, presidente del comitato Roma 2024.
La scommessa Se dovessi scommettere direi che si va avanti: altrimenti finirà tutto, ma per i prossimi 50 anni
È appena rientrata da Rio, ma non si è fermata un attimo. Diana Bianchedi è già in ufficio, alla sede del Comitato Roma 2024 (del quale è coordinatrice), per prepararsi all’incontro — ancora non fissato — con la sindaca di Roma Virginia Raggi.
Scelgano chi vogliono Basta dire «i Giochi di Montezemolo»: dopo settembre 2017, mettano pure i loro uomini
La tregua olimpica è finita. Indosserà l’elmetto?
«Soprattutto ci andrò con la grande forza che ci viene dalla trasferta di Rio».
Dove, però, quasi tutti erano convinti che la candidatura sia fortemente in bilico...
«Ci siamo trovati di fronte a persone che, da tre mesi, leggono che Roma è morta. Ma con l’impegno profuso dai miei ragazzi, che ho ringraziato con una lettera, in 35 workshop, abbiamo dimostrato che da febbraio siamo andati più avanti degli altri».
Il Comune, però, nella delegazione ufficiale non c’era. Ed è stata proprio la sindaca a non far partire il dirigente incaricato, dicendo di mettere uno stop alle spese del Campidoglio. Sorpresa?
«No. Ma penso che per il Comune sia stata un’occasione persa. A parte che la trasferta la pagava il Comitato, ma in tutti gli incontri tecnici il Campidoglio avrebbe potuto fare tutte le domande del caso».
Cosa dirà alla Raggi?
«Che la campagna elettorale è finita e che ci diano una risposta chiara».
Come interpreta l’atteggiamento dei Cinque Stelle?
«Capisco che noi non eravamo una priorità. Tanto per dirne una, sbarcata a Fiumicino ho visto che i lampioni del Grande Raccordo anulare (di competenza Anas, ndr) sono spenti... Ma ci sono due cose che non capisco. Posso?».
Prego.
«La prima: che si dica che queste sono le Olimpiadi di Montezemolo. Tutti i contratti e le cariche del Comitato promotore scadono, e decadono, il 14 settembre 2017 quando verranno assegnate le Olimpiadi. Dopodiché governo, Comune, Regione possono scegliere chi vogliono loro».
La seconda?
«Che si arrivi a una riposta tipo “no perché no”, come si fa con i bambini. Spero che venga fatta un’analisi accurata sul progetto, consegnato alla sindaca a metà luglio».
Se vi chiedono modifiche?
«Siamo pronti».
Anche sul villaggio atleti a Tor Vergata? Secondo M5s è una speculazione edilizia a favore di Caltagirone...
«Spero proprio che Raggi mi faccia questa domanda... Se trovano un’altra area di proprietà pubblica, senza vincoli ambientali, con un ente come l’Università che si fa carico della legacy, facciano pure...».
Le eventuali speculazioni?
«La concessione data dal Comune non è vincolante. La costruzione degli alloggi la può fare chiunque».
E se i Cinque Stelle volessero inserire delle figure di fiducia nel Comitato?
«Il mio posto è a disposizione. Come in pedana, se altri possono farci vincere la gara sono pronta a farmi da parte».
I costi della candidatura per il Comune, soprattutto a livello di infrastrutture?
«Per le metropolitane c’è l’impegno del governo, per la chiusura dell’anello ferroviario l’accordo con la Regione».
Dice sempre la Raggi: bisogna pensare allo sport solo tutti i giorni
«Giusto. È il motivo per cui abbiamo individuato 15 zone di Roma dove servono delle palestre multifunzionali. Senza contare il restauro del Flaminio. Sono interventi permanenti, non temporanei».
Bianchedi, il 7 ottobre Raggi dovrà sciogliere le riserve: o firma l’impegno del Comune alla candidatura o finisce qui. Se dovesse scommettere un euro?
«Direi che si va avanti. Altrimenti finirà davvero, ma per i prossimi 50 anni...».