Corriere della Sera

Nick Ut va in pensione scattò la foto simbolo della guerra in Vietnam

In guerra al posto del fratello ucciso scattò la foto simbolo del Vietnam

- di Viviana Mazza

A destra, il celebre scatto di una bambina, Kim Puch, in fuga dal suo villaggio in Vietnam bombardato con il napalm, nel 1972; poi, in senso orario, ciclisti attorno a Lance Armstrong, nel 2009 a Los Angeles; l’attrice Michelle Pfeiffer, nel 2007, tocca la stella a lei dedicata sull’Hollywood Walk of Fame; Michael Jackson davanti al tribunale in California, nel 2004, dopo le accuse di molestie sessuali su minori; le proteste a Beverly Hills, nel ‘99, contro la pena di morte per Mumia Abu-Jamal dalla nostra inviata a New York

Una foto ha definito la sua carriera e la sua vita, ora è arrivato il momento di uscire di scena. Va in pensione Nick Ut, il fotografo che vinse il Pulitzer per l’immagine della bambina nuda che fugge dalle bombe al napalm americane, diventata simbolo della guerra in Vietnam.

La ragione per cui divenne un fotografo è perché suo fratello lavorava per l’Associated Press quando fu ucciso da un proiettile dei Viet Cong. Dopo il funerale Ut, che aveva 15 anni, si presentò all’ufficio di Saigon dell’agenzia americana a chiedere di prendere il suo posto e, all’iniziale rifiutò, rispose: «Non ho nient’altro, siete la mia famiglia ora». Suo fratello aveva lasciato il lavoro di attore per fare il fotografo, e gli aveva parlato del potere delle immagini di trasformar­e i cuori e le menti. Quando gli americani lasciarono Saigon, Ut — ferito tre volte durante la guerra — fu trasferito dall’Associated Press a Tokyo, dove però rimase nell’ombra: la foto che aveva scattato era diventata famosa, ma lui no. Due anni dopo arrivò in America: gli diedero la possibilit­à di scegliere tra Washington D.C. e la California. «Il mio sogno è Hollywood», disse lui, ispirato ancora una volta dal fratello.

Quarantaqu­attro anni dopo, ha passato più anni della sua vita a Los Angeles che in Vietnam: è stato abbracciat­o da Marlon Brando al processo per omicidio del figlio dell’attore, ha fotografat­o in tribunale Michael Jackson e O.J. Simpson. Si è trovato a vivere nel mondo immaginato da suo fratello, ma anche a documentar­ne la decadenza, come nella foto di Paris Hilton in lacrime dopo aver violato la libertà su cauzione. Pochi conoscono il suo lavoro, a parte la foto della bambina del napalm, Kim Phuc. Anni fa l’ha rivista: è fuggita in Canada, si è sposata, è diventata mamma e ambasciatr­ice Onu. Quest’estate, consegnand­o al 66enne «zio Ut» un premio alla carriera del Los Angeles Press Club, Kim ha ribadito che «basta una foto, una foto è più potente delle bombe». Tema attuale più che mai oggi che le immagini di bimbi coperti di sangue e cenere non riescono a fermare la guerra in Siria. In divisa Nick Ut, pseudonimo di Huynh Cong Ut, 65 anni (sopra, in posa con la divisa durante la guerra in Vietnam), è il fotografo vincitore del premio Pulitzer per l’immagine simbolo della guerra in Vietnam scattata nel 1972 (qui a sinistra): è di ieri l’annuncio che va in pensione

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy