Sarkozy scioglie le riserve: mi candido (di nuovo) all’Eliseo
L’ex presidente si propone quale uomo forte della destra e insisterà sul tema dell’identità nazionale
«Ho deciso di essere candidato all’elezione presidenziale del 2017. La Francia esige che le sia dato tutto. Sento di avere la forza per condurre questa battaglia in un momento così tormentato della nostra storia», scrive Nicolas Sarkozy sulla quarta di copertina del suo nuovo libro «Tout pour la France» (Plon) (il secondo in otto mesi). Arriva così l’annuncio ufficiale di una decisione sulla quale non esisteva il minimo dubbio. Il 61enne ex presidente della Repubblica, che nel 2007 arrivò all’Eliseo battendo Ségolène Royal e nel 2012 ne fu cacciato da François Hollande, vuole tornare a guidare la Francia.
Il leader dei Républicains, che da oggi lascia la guida del partito, individua cinque parole chiave per vincere le primarie della destra (20-27 novembre) e poi le presidenziali (primavera 2017): verità, identità, competitività, autorità, libertà.
In sostanza Sarkozy sembra intenzionato a giocare ancora una volta il ruolo di uomo forte della destra, sperando di entrare in sintonia con un’opinione pubblica che cerca ordine e sicurezza dopo gli attentati che hanno colpito la Francia a partire dalla strage a Charlie Hebdo nel gennaio 2015. In particolare, Sarkozy insisterà sul tema dell’identità nazionale, e farà campagna contro i menu halal (per i musulmani) nelle mense scolastiche, contro il velo nelle università (oggi è vietato fino alle scuole superiori) e per una riforma dello ius soli che renda rendere più difficile l’acquisizione della cittadinanza.
Negli ultimi mesi il divario con il rivale di partito Alain Juppé, più centrista e moderato, si è assottigliato: Sarkozy si dice convinto di batterlo e di accedere così alla sfida finale per l’Eliso con il candidato della sinistra (forse Hollande) e Marine Le Pen.