Sigilli alla tomba di Claretta Petacci «In abbandono, gli eredi sono in Usa»
Roma, il dirigente del servizio cimiteri: senza di loro non si può intervenire
dell’Ama, «ha determinato l’avvio del procedimento amministrativo di dichiarazione dell’avvenuta decadenza della concessione come previsto dall’articolo 52 del Regolamento di polizia cimiteriale vigente».
Maurizio Campagnani, dirigente del Servizio cimiteri capitolini, scuote la testa. «Senza l’intervento degli eredi, che sono proprietari della concessione, non possiamo fare nulla. Li abbiamo rintracciati negli Stati Uniti, abbiamo spedito due raccomandate ma non abbiamo mai avuto risposta... Si è fatta avanti un’associazione di reduci fascisti per prendersi cura della manutenzione. Ma senza gli eredi, se non si cambia l’articolo 52, abbiamo le mani legate...». L’articolo 52 del Regolamento di polizia cimiteriale vigente a Roma prevede che — qualora i concessionari non rispettino l’obbligo di curare la manutenzione prevista dall’Amministrazione entro sei mesi — la concessione decade. E sarà «carico dell’Amministrazione di provvedere alla conservazione dei resti mortali, nel modo in cui essa giudicherà più opportuno». In linea teorica, dunque, il mausoleo Petacci potrebbe anche sparire. E toccherebbe all’amministrazione del Verano decidere l’ultima sorte di Claretta Petacci.
Per un beffardo scherzo del destino, a qualche decina di metri, c’è un’altra lapide che non trova pace. È quella di Walter Audisio, il leggendario «colonnello Valerio» che eseguì la fucilazione di Mussolini e della Petacci, tumulato in una cappella comune. A omaggiarlo, soltanto un fiore finto. «Perché ogni volta che qualcuno va a metterci dei fiori veri», raccontano al Verano, «c’è sempre qualche mano misteriosa che li toglie». Il fiore del partigiano, «bel» in Bella Ciao, è diventato un fiore di plastica. Oltre il reticolo che avvolge il malridotto mausoleo dei Petacci, invece, la parvenza di quelli che erano stati sette fiori sopravvive all’incedere del tempo. Sono sette fiori vecchi, ormai appassiti.