Dalla F1 alla masseria la nuova vita di Fiorio «È un mondo speciale»
Dai titoli mondiali nei rally — 18 in totale con Lancia e Fiat — e dall’esperienza in F1, anche come direttore sportivo della Ferrari, al grano «Senatore Cappelli». Dai successi nell’offshore e dal record di traversata dell’Atlantico alla produzione di olio per scoprire «che questo è un mondo speciale, nel quale cultura, metodo e preparazione fanno la differenza, ma dove purtroppo pullulano i cialtroni, per non dire di peggio». Cesare Fiorio, classe 1939, torinese-valdostano, ha avuto una vita a dir poco movimentata, da protagonista nello sport. L’ultima sua perla è ancora incastonata nel Guinness dei primati, vanamente concupita da vari avversari che hanno tentato di ritoccare il primato: nel 1992, con la nave-yacht Destriero, conquistò il Nastro Azzurro, premio per chi dagli Usa all’Europa è il più veloce a domare l’oceano. Fiorio e il suo team ce la fecero in 54 ore, 34 minuti «e 10 secondi», aggiunge lui perché l’uomo ama la precisione.
Ci sono vari modi per cambiare vita. Il manager-campione che ha sussurrato a motori e onde ha scelto Ceglie Messapica, dove è stato anche assessore al Turismo «salvo scoprire in breve che la politica non fa per me». La Puglia è stata per Fiorio una contaminazione progressiva e inarrestabile. — che produce grano e olio. Ci sono frutteti, la bio-piscina, un percorso di 2 km dedicato alla biodiversità, e 7 camere, incluse una suite e due junior suite ricavate in vecchi trulli. Non c’è ristorante («Ceglie è la capitale della gastronomia, meglio non fare figuracce»), ma la colazione è ricca e propone i prodotti della masseria («Da otto mesi anche pane»), disponibili pure allo spaccio.
Al grano e all’olio Fiorio ha dedicato anni di studi. «Seguivo i contadini, ma sono rimasti a cent’anni fa. Così ho studiato e frequentato seminari per raggiungere un livello di eccellenza: sono pochi a produrre il Senatore Cappelli biologico». Il metodo usato nello sport l’ha aiutato nell’approccio. E ripensando alla F1, c’è una curiosità: nella Sala Ferrari della Camarda c’è il telaio della monoposto con cui Mansell vinse nel 1989 in Brasile. Ad ogni Gp, Fiorio organizza pranzo, visione della gara e commento. Brunch e F1: originale.
Anni di studi su grano e olio per raggiungere l’eccellenza Niente ristorante: nella capitale della gastronomia evito figuracce