Agriturismi, la sfida dei 5 girasoli
Chiara Falciani, 32 anni e studi in Economia, si occupava di prestiti quando ha deciso di mollare carte e tabelle per tornare sulle colline della sua Greve in Chianti. «Non ne potevo più di dover dire a famiglie in difficoltà che non avrebbero avuto il mutuo, mentre sentivo forte il richiamo delle mie origini e di uno stile di vita a contatto con la terra. Così ho deciso di andare a lavorare nell’azienda viti-vinicola di mio nonno, a cui mio padre aveva aggiunto una struttura ricettiva. Adesso faccio una cosa che mi piace e cerco di trasmettere agli altri la passione per il vino». Oggi Chiara gestisce con il marito, l’enologo Andrea Pirovano, Le Terre di Melazzano, uno degli oltre 20 mila agriturismi italiani. Nei vigneti Chiara Falciani, 32 anni, gestisce un agriturismo a Greve in Chianti il primo Chianti Classico vinificato senza l’aggiunta di solfiti.
La differenza la fa proprio il legame con la produzione agricola: «È una delle battaglie che portiamo avanti con le associazioni di categoria: opporci ai “finti” agriturismi, alberghi o ristoranti coperti da attività agricole di facciata» dice Giuseppe Gandin, fondatore dell’agriturismo Le Colline a Conegliano Valdobbiadene (zona di prosecco) e già presidente di Turismo Verde della Confederazione italiana agricoltori. «Anche perché offrire ai clienti prodotti genuini, tipicità locali coltivate nelle tue aziende, è l’unico modo per attirare un turismo di qualità».