La (difficile) scelta tra Capalbio e Formentera Il vero test per capire che vacanziere siamo
Il test dell’estate, se fossimo un Paese serio, in questi giorni sarebbe: «Ti senti più vicino agli italiani anti-profughi in vacanza a Capalbio o agli italiani distruggi-isolotti in vacanza a Formentera?». È importante. Serve a capire i peggiori difetti, propri e del gruppo di appartenenza. Ho provato con una persona del genere colto-di-sinistra, e/ma che detesta Capalbio e la vita sociale aspirazionale, ed è rimasta scandalizzata dalle dichiarazioni poco accoglienti — eufemismo — dei villeggianti sui rifugiati. Ho chiesto: «Peggio una vacanza a Formentera o a Capalbio?». Ha risposto subito con un «a Capalbio non andrei mai, vuoi scherzare», e con una serie di parolacce. Alla proposta di «non decidere subito, rifletti un momento», ha ammesso: «No, a Formentera impazzirei con la musica tunz tunz e le pischelle finte veline e i pischelli vestiti fluorescenti. Mi arrendo: andrei nella piccola Atene profugofoba della Maremma, piuttosto». Specularmente,un giovanotto/a nostalgico dell’Italia vincente, che porta camicie estive sontuose, potrebbe
Tra querelle sui profughi e l’imprenditore che ha sparato un razzo dalla barca incendiando l’isoletta
rispondere «A Formentera non si può più andare»; direbbe che la storia dell’imprenditore italiano così abile e sensibile da incendiare un isolotto sparando un razzo dalla barca non sorprende nessuno, anzi. Poi, all’idea del mare assai diverso da Formentera, di Chicco Testa, e del rischio di venire inclusi nei tradizionali servizi estivi su fatti di Capalbio, confesserebbe la totale indisponibilità alle ferie maremmane. Formentera e Capalbio sono due benchmark, poi ci sono infinite declinazioni dei due modi di fare vacanze (e c’è l’attaccamento alla roba e l’insularità di certi borghesi del fu centrosinistra; e c’è l’anima diciamo arrembante — eufemismo — in certi altri di centrodestra; e c’è chi farebbe le vacanze a casa, piuttosto). Nei boschi Nell’area protetta del Parco dell’Appenino lucano sono stati censiti oltre trenta esemplari di lupi: si nutrono di cinghiali ma anche di pecore