Mistero Prince: in casa nascondeva farmaci illegali
Se è vero che Prince, morendo il 21 aprile scorso, ha lasciato un tesoro di canzoni inedite sufficienti per cento album, anche il «tesoretto» di farmaci illegali, pillole contraffatte e oppiacei che gli investigatori hanno trovato nei suoi armadi — più di venti confezioni, una vera farmacia abusiva — sarebbe bastato a lungo: ma proprio uno di quei farmaci, a base di Fentalyn (50 volte più forte dell’eroina), lo ha poi ucciso. Sulla morte, per «overdose accidentale», si indaga ancora: proprio da un
investigatore viene la notizia del ritrovamento a Paisley Park, la tenuta in Minnesota dove Prince viveva e lavorava, dei barattoli di pillole etichettati «Vitamina C» o «Aspirina», ma contenenti medicine contraffatte e ottenute senza ricetta. Oxycodone (un altro oppioide semisintetico), lidocaina e U-47700, analgesico 8 volte più forte della morfina, oltre al Fentalyn: quasi tutte le confezioni erano nascoste in varie valige, tra cui una che Prince non lasciava mai. Le aveva con sé il 15 aprile, quando il suo aereo privato era dovuto atterrare in emergenza, al ritorno da un concerto, per portarlo all’ospedale. Il manager aveva spiegato tutto con «un’influenza che peggiora» e invece Prince avrebbe ricevuto già allora un trattamento urgente per overdose. I medici avrebbero voluto trattenerlo ancora, ma non essendoci stanze private il suo entourage lo aveva fatto dimettere. Sei giorni dopo, la morte per «overdose accidentale».