Corriere della Sera

La suora salvata: ho trovato un angelo

- Di Virginia Piccolillo

DA UNO DEI NOSTRI INVIATI

AMATRICE (RIETI) «Un angelo, un angelo». Piange, prega, e racconta il salvataggi­o provvidenz­iale da parte di un ragazzo. Ha l’abito ancora sporco di calcinacci e una ferita che sanguina sulla fronte ma per suor Teresa (il nome vero non vuole dirlo per umiltà) è andata molto bene. «Sono stata mezz’ora sotto i calcinacci. Gridavo aiuto. Ma nessuno sentiva. Pensavo di morire», dice seduta su un muretto di fronte al convento. L’istituto religioso che sovrastava il curvone panoramico all’uscita del corso di Amatrice non esiste più. Il tetto è collassato, i muri implosi, e le macerie sono una massa informe che ha fatto da bara ad altre tre consorelle nonostante la corsa disperata dei soccorrito­ri. Blocchi di cemento sollevati con le mani, sassi scavati con la forza delle braccia. E poi l’arrivo di quel ragazzo. Lo descrive con le mani giunte e il sorriso commosso, suor Teresa. «Non lo conoscevo. Non lo avevo mai visto prima. Ma è arrivato e si è gettato sotto i muri che stavano crollando senza pensare al pericolo. Un angelo. Un angelo».

Le altre tre suore sono ancora sotto i sassi e pochi sperano di salvarle quando il Papa manda un messaggio di conforto ad Amatrice. Più tardi arriva anche il vescovo don Domenico Pompili. Ne hanno già estratte vive altre due. Sono state portate entrambe via con la camionetta della Protezione civile in ospedale. Ma hanno ferite leggere. Alle notizie buone, però, si alternano quelle tragiche. I soccorrito­ri passano dalle grida alle richieste di silenzio assoluto. Sperano in un ultimo lamento d’aiuto. Non arriva. In serata i corpi estratti senza vita sono sette. Le tre religiose e quattro anziani. Le suore Cecilia, Angela e Anna sono state le ultime a essere portate via dall’istituto. Prima di loro erano già stati estratti i corpi delle persone che in quella struttura avevano trovato conforto durante il Ferragosto. «Per loro non ce l’ha fatta nemmeno l’angelo».

Non lo conoscevo, non lo avevo mai visto prima, ma è arrivato e si è gettato sotto i muri

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(foto Ansa/Massimo Percossi) Ferita Una religiosa ferita ad Amatrice, comune di 2.650 abitanti in provincia di Rieti, nel Lazio, uno dei centri più colpiti dal terremoto di ieri

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