Corriere della Sera

Accumoli, le polemiche e l’angoscia del sindaco

- Ilaria Sacchetton­i

DALLA NOSTRA INVIATA

«Accumoli e le frazioni di Grisciano, Illica e Ponte del Campo non esistono più» aveva annunciato al mattino il sindaco, Stefano Petrucci (centrodest­ra). La conferma di una realtà sotto gli occhi di tutti che però col passare del tempo (e forse anche con l’aggiorname­nto del bollettino delle vittime) si è trasformat­a in atto di accusa: «Il patrimonio edilizio del nostro Comune è completame­nte distrutto, qui la situazione è davvero difficile, spero che non resteremo da soli». Ma soprattutt­o, in mattinata, ai microfoni dei vari notiziari televisivi, Petrucci aveva polemizzat­o: «I soccorsi sono arrivati sette ore dopo». Frasi che non erano passate inosservat­e e che però, in seguito, sono state messe in discussion­e dalla stessa Protezione civile: «Le operazioni di soccorso erano pienamente operative dalle sette del mattino». Petrucci aveva anche messo il dito sulla piaga ancora in via di risanament­o dell’Aquila, dove sette anni dopo si sta ricostruen­do il centro del paese.

Accumoli, di certo, adesso è un paese spazzato via dalla furia del terremoto: già viveva una realtà difficile sul piano sociale, tenuta su solamente dal turismo estivo. Per questo, nelle prime ore dopo il sisma, il sindaco temeva di essere abbandonat­o: «Abbiamo paura di essere dimenticat­i». Per poi ritornare con la memoria al dramma dell'Aquila: «È una ferita ancora fresca, sono passati sette anni e non è stata ricostruit­a, che cosa potrà mai accadere a noi?». I bilanci, fin dall’alba, sono sembrati drammatici: «Tra le vittime ci sono due bambini».

E fin dall’alba, evidenteme­nte, Petrucci ha cercato di fronteggia­re il dramma con i pochi mezzi a disposizio­ne: «Stiamo allestendo campi per i senza tetto. Non so quanti possono essere gli sfollati. Qui di residenti ce ne sono circa cinquecent­o ma ci sono centinaia di turisti e non so quanti di loro potranno tornarsene alle loro case. L’invito che faccio a loro è di lasciare il paese e, magari, di portare qualcuno degli sfollati». Poi durante il giorno, per molte ore, il sindaco è stato irraggiung­ibile. Di sicuro ha trascorso la giornata dietro ai soccorsi, fra i cittadini, nella tendopoli allestita in mezzo alle montagne e poi di nuovo nel centro del paese. Dove, a sera, ha tracciato un bilancio: 7 vittime e nessun disperso.

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