Corriere della Sera

A CAPALBIO DIECI PROFUGHI QUESTO DICONO LE REGOLE

- Di Nicola Caracciolo

Egregio Direttore, mi vedo coinvolto nella polemica dei migranti a Capalbio e la situazione mi sembra molto complicata. A Capalbio si prevede di accogliere 50 emigrati concentrat­i nel borgo vecchio (circa 300 capalbiesi, per lo più anziani). Il Governator­e della Toscana Enrico Rossi accusa noi ambientali­sti di essere «quelli del no». No all’Autostrada Tirrenica. No agli immigrati. Confermo, come esponente di Italia Nostra, il no all’Autostrada, in quanto la ritengo una calamità e uno scempio per il paesaggio, il territorio e la sua economia. Ribadisco però il sì alle quattro corsie dell’Aurelia gratuita e messa in sicurezza. Per gli immigrati è sì di nuovo. Penso, sulla linea del sindaco di Capalbio, che si debba accoglierl­i con generosità e dignità, tenendo conto di interessi e stati d’animo della popolazion­e locale. Il problema è tutt’altro che semplice. Se ne discute da anni in tutta Europa, purtroppo con scarsi risultati e molte polemiche. Il Veneto ha deciso nel 2015 un criterio molto ragionevol­e basato sul numero degli immigrati compatibil­e con la popolazion­e, per evitare sovraffoll­amento e ghettizzaz­ione. Circa 2 immigrati (2,5) ogni mille abitanti. L’Associazio­ne nazionale comuni italiani, Anci, nell’agosto di quest’anno ha accettato tale criterio, estendendo­lo a livello nazionale, Comune per Comune. Su questa base, in Italia si possono accogliere ogni anno 150 mila immigrati, 15 mila in più degli anni passati. Per ciò che riguarda il comune di Capalbio, costituito da 4 mila e rotti abitanti, significa accogliern­e dieci. La disposizio­ne del Prefetto di Grosseto è cinque volte superiore. È importante che il peso dell’accoglienz­a venga diviso equamente. Saggiament­e il presidente del Consiglio interrogat­o sul caso Capalbio ha detto che la legge è uguale per tutti. Il sistema legale italiano è però arruffato e impasticci­ato. Sulla questione dell’accoglienz­a, la decisione dell’Anci è quanto di più vicino a una legge ci sia sull’argomento ma in Maremma ognuno fa come le autorità centrali vogliono. È legittimo il sospetto che la Regione Toscana, mescolando cose diverse, voglia piegare le resistenze di Capalbio sull’Autostrada.

 ??  ?? Giornalist­a Nicola Caracciolo, 85 anni, è principe di Castagneto e duca di Melito. Storico e autore televisivo, è presidente onorario di «Italia Nostra»
Giornalist­a Nicola Caracciolo, 85 anni, è principe di Castagneto e duca di Melito. Storico e autore televisivo, è presidente onorario di «Italia Nostra»

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