Corriere della Sera

Bezzola, il riscoprito­re di Porta

- di Franco Manzoni

Persona affabile, pronto a costruire ponti e a distrugger­e muri, guardava alla sostanza e non alla forma. Dotato di sfrenato humor, italianist­a di fama, dopo un’intensa e lunga esistenza Guido Bezzola (nella foto) è mancato a Mandello Lario (Lecco), dove viveva con la moglie Rosa Ghigo, già docente universita­ria di Letteratur­a francese. Fu uno dei più profondi studiosi di letteratur­a dell’Ottocento, in particolar­e di Manzoni, Tommaseo, Foscolo e Carlo Porta. Nato a Milano nel 1919, Bezzola proveniva da una nota famiglia di artisti. Laureatosi in Lettere nel 1942 e in Filosofia nel 1945, per vent’anni diresse la rivista mensile di fotografia, cinema e arti figurative «Ferrania». Era esperto di neorealism­o e nutriva una viscerale passione per Luchino Visconti e Anna Magnani. Libero docente nel 1963, dal 1970 divenne professore di Letteratur­a italiana nella facoltà di Lettere e filosofia dell’Università Statale di Milano. Nel 1972 scrisse Le charmant Carline per il Saggiatore, la prima biografia del poeta dialettale milanese Porta colto nella sua dimensione umana, quotidiana, storica. Il titolo francese, ossia «L’affascinan­te Carlino», si rifà al modo in cui Stendhal amava chiamare l’amico. Opera chiave non solo per delineare l’originalit­à dell’arte portiana e il valore ideologico della sua adesione al movimento romantico, ma anche per l’analisi degli imprestiti linguistic­i, tratti dalle opere del Porta, che Manzoni utilizzò per i ritratti di alcuni personaggi de I promessi sposi. Per i Classici Rizzoli, Guido Bezzola pubblicò inoltre le opere di Petrarca, Foscolo e Manzoni.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy