Barroso «banchiere» Quando la Ue va a fondo
Ideficit di credibilità possono fare spesso più male dei deficit di bilancio. Soprattutto quando si tratta della malmenata e irrisa Unione Europea, che a volte — per dirla molto alla popolana — nelle sue istituzioni sembra davvero il continente dei «Tafazzi», degli autolesionisti mai paghi di farsi del male. L’ultimo esempio di credibilità a picco, dalle parti di Bruxelles, si compie plasticamente in questi giorni: più in basso non si può forse andare. E quest’esempio val la pena di raccontarlo dall’inizio, seguendo la discesa. Giugno, neppure tre mesi fa: José Manuel Barroso, già presidente della Commissione europea per 10 anni fino all’autunno 2014, viene assunto come super consulente della Goldman Sachs, una fra le più grandi banche d’affari del mondo. Ha lasciato da 20 mesi la poltrona politica, le regole di Bruxelles
Portoghese José Manuel Barroso, 60 anni, dal 2004 al 2014 presidente della Commissione europea
dicono che il salto dalla stanza della politica a quella degli affari si può legalmente fare quando ci si è dimessi da almeno 18 mesi: sulla carta, tutto è dunque in regola. Luglioagosto: quasi 140 mila firme, in calce a una petizione su Internet, e apposte in gran parte da funzionari Ue, ricordano che la stessa Goldman è stata «una delle banche più coinvolte» nella crisi del debito greco; accusano Barroso di clamoroso conflitto di interessi, chiedono che gli venga sospesa la pensione Ue, circa 100 mila euro all’anno: «Il suo operato disonora la Ue». Settembre: dopo un sollecito dell’Ombudsman (il guardiano della legalità Ue), l’attuale Commissione apre un’indagine sul caso Barroso, affidandola ad un organismo ad hoc. Ancora settembre, Barroso reagisce a nome suo e a nome del suo nuovo datore di lavoro: «Accuse senza fondamento, del tutto immeritate.. Accuse discriminatorie, contro di me e contro la Goldman Sachs». Conflitto di interessi? Macché, assicura lui: «Ho il timore che sia già stata presa una decisione contro di me..». Sulla sua assunzione alla Goldman, non è mai sembrato porsi neppure una questione di opportunità. Intanto, decine di partiti e partitini antieuropei preparano i prossimi referendum modello Brexit. In vari Paesi, nel continente dei Tafazzi.