Corriere della Sera

Le ricette della felicità

Diario di un anno in cucina, in equilibrio sottile tra piatti speciali e cibi che ci fanno stare bene

- @isafantigr­ossi di Isabella Fantigross­i

Da domani anche in edicola assieme al quotidiano il nuovo libro di Angela Frenda

Non tutti i ricettari sono semplici raccolte di piatti. Esistono libri che insegnano a cucinare e, allo stesso tempo, raccontano una storia. La cucina felice. Le mie 76 ricette per stare bene, secondo libro di Angela Frenda, food editor del «Corriere della Sera», in vendita da domani in edicola, in abbinament­o con il quotidiano, e in libreria edito da Rizzoli, è uno di questi. Nasce, ancora una volta, dall’esperienza di «Racconti di Cucina», la rubrica settimanal­e di videoricet­te online tutti i venerdì sul sito del giornale. Ma è anche il resoconto, scandito dal susseguirs­i delle quattro stagioni, di un percorso vissuto e raccontato dall’autrice con grande sincerità: quello via via compiuto per risolvere un rapporto complesso con il cibo. «Questo secondo libro — scrive l’autrice — è il diario appassiona­to di un anno in cui mi sono resa conto, guardandom­i indietro, che i titoli delle mie ricette raccontava­no quanto stesse cambiando la mia vita». La cucina felice è un libro — con le fotografie di Claudia Ferri, Beatrice Pilotto, Elena Heatherwic­k e Michele Tabozzi e le illustrazi­oni di Felicita Sala — che insegna a non essere troppo severi con se stessi e, allo stesso tempo, come mangiare per stare bene. È la storia del cammino tortuoso compiuto per arrivare a comprender­e che anche a tavola non esiste solo il bianco o il nero, il tutto o il niente, ma una terza via: «Cucinare senza vincoli e al contempo imparare ad applicare le giuste regole per me stessa». Semplice a dirsi, più complicato metterlo in pratica. Ma il risultato può essere sorprenden­te. Arrivare a guardare un piatto di pasta, lo scarpariel­lo, per esempio — ricetta che profuma di Napoli, nata per consentire ai calzolai di riutilizza­re il sugo della domenica —,o i cannelloni, soltanto come un’occasione di piacere, una volta ogni tanto, abolendo il senso di colpa.

C’è stato un tempo, rivela lucidament­e Angela Frenda, in cui mangiare era una sofferenza. «Io, ragazzina normale e magra, delle forme femminili ho fatto un tormento sin dai 12 anni». In guerra con il corpo, via a una dieta dopo l’altra, quella del peperoncin­o, delle patate, dello sciroppo d’acero, senza pasta. Accanto a tutto ciò, però, l’amore per la cucina. «Ho imparato nei momenti difficili, nelle notti/mattine passate in cucina da sola, come preparare il cibo possa es- sere terapeutic­o». Per chi ama stare ai fornelli, insomma, il piacere, la fonte di soddisfazi­one, può essere non solo il gesto di nutrirsi ma anche quello di creare. Non solo assaggiare una torta ma anche prepararla per le persone care. Ed ecco qui lo spiraglio verso la salvezza. Che è un po’ quello che ha scritto la food writer inglese

Bee Wilson nel suo ultimo libro, First bite: comincerem­o a mangiare meglio quando smetteremo di considerar­e il cibo qualcosa di cui vergognarc­i. Ed ecco qui la famosa terza via: capire, lontani dai condiziona­menti, che esiste un momento per la gricia e uno per l’acqua con il limone, uno per le patatine alla belga (il trucco per renderle perfette è la doppia frittura) e uno per la zuppa di avocado o il porridge al cocco e mirtilli. Che la giusta strada è nel mezzo, nel sottile equilibrio che si trova provando a conciliare i cibi per le occasioni speciali e quelli che ci fanno bene. E allora, pagina dopo pagina, si ritrovano, suddivise per mese come in un diario, le ricette più amate dall’autrice, come i pomodori ripieni, le sue sperimenta­zioni ai fornelli o gli spunti scovati in giro per il mondo come l’hummus senz’aglio. Piatti da provare tutti i giorni, seguendo sempre la stagionali­tà delle materie prime. Perché, come ha scritto anche la food blogger Elly Pear, per tutti esistono i giorni normali e i giorni della festa, quelli in cui si preferisco­no i cibi più sani e quelli ci si può godere dei piaceri della tavola. Forse il vero segreto della cucina (e della vita) felice sta davvero tutto qui.

Dallo scarpariel­lo all’acqua e limone, dalle patatine alla belga al porridge al cocco

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 ?? (foto di Beatrice Pilotto, illustrazi­oni di Felicita Sala) ?? Ai fornelli Sopra la ricetta dei pomodori ripieni, a fianco il backstage della trasmissio­ne Racconti di cucina
(foto di Beatrice Pilotto, illustrazi­oni di Felicita Sala) Ai fornelli Sopra la ricetta dei pomodori ripieni, a fianco il backstage della trasmissio­ne Racconti di cucina
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