Se è un algoritmo il nostro datore di lavoro
Un algoritmo ci darà il lavoro. E un algoritmo ci licenzierà. Non parliamo solo di futuro: negli Stati Uniti sono già 800 mila le persone «occupate» dall’economia della condivisione. Per avere un termine di paragone, vale ricordare che McDonald’s ha un milione di dipendenti solo negli Usa. Un milione di persone che preparano hamburger e 800 mila persone che «pedalano», guidano e condividono. In Europa è difficile fare stime attendibili sul fenomeno, ma è evidente a tutti che questo tipo di economia e di creazione di lavoro sta crescendo. Tanto che iniziamo ad assistere alle prime proteste organizzate. Solo poche settimane fa i ciclisti di Deliveroo, la startup inglese che promette di portare il vostro cibo a casa in 32 minuti, ha subìto il primo sciopero contro l’aggiornamento salariale: la società ha annunciato di volere azzerare il salario minimo orario. A chi non consegna, niente paga. Particolarmente incongruente considerando che bisogna dare delle precise disponibilità, in alcune fasce orarie, così che la società possa garantire (si noti bene, senza dipendenti assunti) la copertura completa dalle 12 alle 24. Ora è la volta dei dipendenti di UberEat, il servizio, sempre a Londra, di trasporto cibo con autista. Anche qui il problema è il salario in rapida decrescita (la strategia è sempre la stessa: all’inizio il guadagno è alto per attirare l’offerta di lavoro, ma appena il servizio ha successo, arriva il taglio). Come ha sintetizzato bene l’Ft è la prima volta che dei lavoratori organizzano una protesta contro l’aggiornamento di un’app. Grottesco ma vero. È evidente che Londra sta facendo da città-test per queste nuove tensioni socioeconomiche e, in quanto tale, va seguita con attenzione. Da noi prevale ancora la fase di entusiasmo. «Questa è un’azienda top» racconta uno dei ciclisti milanesi che lavorano per Deliveroo. «I primi assunti sono già in sede a fare la selezione al personale». Non è certo facile creare e alimentare un’aura «cool» che convinca le persone, non assunte e senza garanzie, a sentirsi parte di qualcosa. Una bella magia. Foodora intanto ha già iniziato a pagare solo a consegna. Deliveroo seguirà anche qui in Italia. Negli Usa, dove la retorica progressista comincia a mostrare le sue contraddizioni vista la maggiore maturità del mercato, è già nato il sindacato di Uber: il primo della storia formato da non-dipendenti. Dunque, prima di parlare di futuri ed ipotetici effetti stravolgenti sull’occupazione dell’intelligenza artificiale, vale la pena guardare a come sta cambiando il lavoro, già oggi.